Alla ripresa del campionato di calcio di serie A dopo la parentesi mondiale i tifosi trovano l’aumento della pay tv
Il 2023 non parte con i migliori auspici. Dopo un anno di inflazione costante e graduale erano attesi ulteriori aumenti a partire dal nuovo anno. Solitamente i mesi di settembre e gennaio fanno da spartiacque per prezzi e tariffe e ancor maggiore questo fattore è messo in luce dopo un anno di inflazione.
E così, oltre ai carburanti, ai tabacchi, ai pedaggi autostradali per gli italiani aumenta un altro costo molto diffuso. Si tratta dell’abbonamento alla pay-tv per seguire le partite di calcio di serie A. Infatti, il campionato è stato interrotto lo scorso 12 novembre per permettere alle nazionali di disputare i mondiali di calcio, nell’insolita veste invernale.
Dazn aumenta i prezzi alla ripresa
Infatti, non era mai accaduto nella storia di giocare i mondiali di calcio a dicembre. La sosta del campionato è durata circa 60 giorni. Per questo motivo molti sostenitori hanno disdetto il proprio abbonamento alla pay-tv con la società Dazn che si è aggiudicata i diritti della serie A.
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Tuttavia, la ripresa è ormai alle porte e per i sostenitori che hanno disdetto l’abbonamento c’è stata un’amara sorpresa. Infatti, l’abbonamento mensile è aumentato di ben 10 euro. Sia le versioni standard che plus sono passate rispettivamente da 29.99 euro al mese a 39.99 euro al mese e da 44.99 euro al mese a 54.99 euro al mese.
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Una brutta tegola per i tifosi che hanno disdetto l’abbonamento. Infatti, per coloro che sono rimasti l’aumento non è stato applicato. Un altro calcio alla passione dei tifosi con il mondo del pallone che è sempre più in crisi finanziaria. La scarsa gestione delle società di calcio ha generato un sistema vizioso che offre ingaggi di calciatori sempre più ricchi e società che non riescono a far quadrare i conti. Il risvolto della medaglia è quello di chiedere sempre di più+ dalle emittenti televisive per la cessione dei diritti con relativo costo che pian piano si scarica sugli utenti.