Nella legge di bilancio previsto un taglio notevole per il servizio civile. Resteranno fuori 16.000 giovani
Dopo il bonus cultura arriva un nuovo taglio a danno dei giovani. La legge di bilancio del 2023 colpisce ancora le nuove generazioni tagliando le spese. Il bonus cultura è stato poi rimodulato anche se con principi diversi rispetto a quello originario. Tuttavia, 16.000 giovani pagheranno il costo del taglio deciso.
Si tratta del servizio civile che permette ai giovani di fare delle esperienze nei settori di pubblico interesse con una previsione di rimborso spese fissata a livello statale. Il servizio permette anche di sopperire a diverse mancanze negli organici pubblici con il loro contributo. Inoltre, il servizio civile promuovere il senso di appartenenza, i diritti e l’inclusione sociale.
Infatti, dalle 71.000 posizioni del bando 2022, nel 2023 si passerà circa 55.000. U taglio per 16.000 giovani per effetto della riduzione della spesa in legge di bilancio per il servizio civile. Infatti, la spesa si riduce di circa 200 milioni di euro. Il programma prevede di portarli nel 2024 a 25.000 posti.
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Se si affianca poi questo provvedimento a quello sul bonus cultura la legge di bilancio non promuove certamente i giovani. Infatti il bonus cultura è stato di fatto sdoppiato. Ci sarà dal 2023 la “Carta della cultura Giovani” a favore dei giovani diciottenni con Isee familiare fino a 35.000 euro. Inoltre, viene istituita la “Carta del merito” per premiare i giovani con la votazione massima al diploma.
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Una modifica che cambia di fatto l’indirizzo del bonus. Infatti, la misura nasceva con lo scopo di indirizzare i giovani al mondo della cultura a prescindere dai meriti scolastici e dal reddito familiare. Infatti, non è il reddito familiare ad essere veicolo di indirizzo verso la cultura per i ragazzi. In riferimento al merito, lo scopo originario della misura non era premiare i migliori bensì indirizzare tutti verso tematiche culturali perché la cultura è uno strumento per tutti.