A partire da gennaio nuovi rincari per i trasporti per gli italiani. Oltre ai carburanti aumentano anche i biglietti di bus e metro
Il 2023 non è cominciato nel migliore dei modi per gli italiani. Gran parte dei cittadini della penisola ogni mese devono far quadrare i conti familiari. Dopo gli aumenti già annunciati di tabacco e carburanti con l’addio al taglio delle accise dopo sette mesi di proroghe, altri rincari nei trasporti stanno caratterizzando questo nuovo inizio.
Infatti, a partire da gennaio sono aumentati i prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale in molte città italiane. Nonostante gli aumenti già subiti dagli utenti negli ultimi mesi per bus e metro anche a gennaio ci sono nuovi rincari. A Milano, infatti, il biglietto dal 9 gennaio costerà 2,20 euro registrando un aumento di 20 centesimi.
A Roma a partire da agosto il costo passerà da 1,50 euro di oggi a 2 euro. A Napoli c’è stato già un recente aumento del prezzo a 1,20 euro per bus e metro. A Parma il costo del biglietto va da 1,50 euro a 1,60 euro. A Foggia, invece, il costo salirà da 1 euro a 1,10 euro a partire dal mese di marzo.
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Si tratta di aumenti da Nord a Sud del paese soltanto per citare alcuni esempi di nuclei urbani dai più grandi ai più piccoli. In generale è tutto il settore dei trasporti che subisce degli aumenti che ricadono sulle spese quotidiane degli italiani. Infatti, anche Autostrade per l’Italia ha ritoccato le tariffe con un aumento generale del 2 per cento.
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A questa percentuale si aggiungerà un altro 1,34 per cento in più già programmato dalla società che gestisce le autostrade italiane a partire dal mese di luglio. Inoltre, da gennaio il governo ha scelto di dire basta al taglio delle accise sui carburanti con conseguente aumento di 20 centesimi di media al litro per benzina e diesel al distributore e rischio aumenti a cascata.