La mancata proroga del taglio delle accise ha fatto schizzare i prezzi dei carburanti. Ieri si è riunito il governo
Si era ampiamente anticipato che con la legge di bilancio per il 2023 si è provveduto a ripristinare il regime fiscale ordinario sui carburanti. Infatti, il Governo Draghi aveva tagliato le accise lo scorso mese di maggio di 30 centesimi al litro. In seguito sono state effettuate varie proroghe.
Il Governo Meloni ha prorogato una sola volta il taglio delle accise riducendolo a 18 centesimi al litro per effetto del ribasso dei prezzi della materia prima sui mercati. Poi, è arrivata la decisione definitiva in legge di bilancio di eliminare definitivamente il taglio delle accise sui carburanti.
Restano le accise, nessun taglio sui carburanti
L’effetto è stato avere un aumento di 18 centesimi al litro per benzina e diesel a partire dal 1 gennaio. Sulle autostrade il prezzo ha ampiamente sforato i 2 euro al litro in divere occasioni. E’ ben noto che sulle tratte autostradali i prezzi sono maggiorati perché si cerca in un certo modo di speculare sul viaggiatore che ha la necessità di fare carburante.
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Passata la sbornia delle festività l’attenzione del paese si è concentrata sugli aumenti dei carburanti. Il timore è che questi possano poi essere trasferiti a cascata sui prodotti che viaggiano su gomma provocando altra inflazione. Data la situazione il Governo si è riunito nella serata del 10 gennaio per trovare soluzioni.
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E’ noto che il taglio delle accise sui carburanti ha un costo di 1 miliardo di euro per le casse dello Stato. Avendo già impostato la manovra di bilancio il nodo è cercare di trovare liquidità per ritoccare le accise e abbassare un poco i prezzi. Tuttavia, dall’incontro in consiglio dei ministri non è arrivata alcuna buona notizia per gli automobilisti e i trasportatori.
Infatti, il Governo non ha deciso alcun taglio delle accise. L’unico provvedimento intrapreso è l’imposizione ai distributori di mostrare sugli espositori, per trasparenza, il prezzo medio nazionale oltre a quello di vendita. Tuttavia, anche l’Antitrust è intervenuta sottolineando che sui prezzi non sono in corso speculazioni ma è soltanto l’effetto del ripristino delle accise.