Il Governo tenta di rimediare agli aumenti causati dal ripristino delle accise ordinarie sui carburanti: ecco il bonus benzina
Il caro carburanti è diventato un caso caldissimo negli ultimi giorni. La decisione del governo di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti ha provocato l’automatico aumento dei prezzi al distributore provocando forti reazioni non solo di carattere strettamente politico.
Infatti sono scese in campo anche le associazioni di categoria che rappresentano i consumatori mentre iniziano a farsi sentire in alcune aree del paese anche pescatori e autotrasportatori. Intanto, i benzinai hanno prima reso noto uno sciopero, poi congelato dopo un incontro con il i rappresentanti dell’esecutivo.
La decisione definitiva arriverà martedì 17 gennaio. Nel frattempo il governo resta ferma sulla sua posizione. L’esecutivo sembra più propenso ad evitare l’ennesima retromarcia a soli tre mesi dalla sua nascita. Infatti, le accise non si toccano ma vengono introdotte nuovamente misure ideate dai precedenti governi.
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Oltre al bonus trasporti, infatti, torna nuovamente con una proroga fino a marzo del 2023 il bonus carburanti. Si tratta di un bonus destinato ai lavoratori dipendenti per ripagarli delle maggiori spese sostenute a causa del rincaro dei carburanti. Il bonus ha un valore massimo di 200 euro che il datore di lavoro erogherà al proprio dipendente senza limite reddituale o Isee.
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Dovrà essere, tuttavia, il datore di lavoro ad aderire. Infatti, per il datore si tratta poi di un rimborso del bonus erogato che riceverà tramite credito d’imposta di quanto speso per il carburante. Per quanto riguarda le domande da parte dei datori di lavoro nulla dovrebbe cambiare.
I datori di lavoro interessati dovrebbero seguire la procedura precedente per ottenere poi il credito. Lo scorso anno, la domanda andava presentata direttamente sulla piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Oltre al bonus benzina, ripristinato anche il bonus fino a 60 euro per gli abbonamenti ai trasporti pubblici.