Il primo mese dell’anno si è aperto con la questione calda dell’aumento dei carburanti dovuto principalmente al ripristino delle accise
I primi giorni dell’anno, poi diventate settimane, si sono aperti nel segno del caro carburanti. Infatti, la decisione ben nota del governo Meloni di ripristinare le accise ordinarie sui carburanti per finanziarie altre iniziative ha avuto l’effetto inevitabile dell’aumento dei prezzi al distributore.
Le accuse di speculazione da parte di esponenti che sostengono il Governo hanno poi provocato la reazione dei benzinai che si sono sentiti messi alla gogna per aumenti causati principalmente da una scelta politica dell’esecutivo. Intanto, messo alle strette non solo dall’opposizione ma anche da associazioni di categoria, il governo sembra voler correre ai ripari.
Nell’immediato, va detto, non accadrà nulla ai prezzi dei carburanti perché l’intervento legislativo d’urgenza del Governo si è proiettato sula trasparenza imponendo ai gestori l’esposizione del prezzo medio nazionale. Tuttavia, una soluzione a metà strada è stata trovata per frenare i prezzi dei carburanti.
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Infatti, l’idea è quella di ripristinare l’accisa mobile, un provvedimento deciso già negli anni scorsi dalla Legge di Bilancio 2008 del Ministro Pier Luigi Bersani. Si tratta in sostanza di fissare un tetto e nel caso in cui i prezzi dei carburanti dovessero superarlo scatterebbe il taglio automatico delle accise in modo da tenere il prezzo costante.
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Intanto i prezzi dei carburanti continuano ad aumentare negli ultimi giorni. Ecco le tariffe medie rilevate dall’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico:
Per quanto riguarda invece le autostrade, i prezzi medi rilevati sono i seguenti: