La legge di bilancio ha previsto un condono per alcune cartelle relativamente ad una determinata data. Tuttavia, decidono gli enti locali sui propri tributi
La legge di bilancio del 2023 ha previsto un condono delle cartelle esattoriali. Nello specifico è previsto lo stralcio delle cartelle in automatico dei debiti iscritti a ruolo di importo residuo, alla data del 1° gennaio 2023, fino a 1.000 euro relativamente ai carichi in ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Inoltre sono previsti anche stralci parziali di interessi e sanzioni alle cartelle relative a ruoli affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Tuttavia, se i debiti verso il fisco riguardano imposte comunali saranno gli enti locali a decidere se accettare o meno lo stralcio.
Infatti, in virtù dell’autonomia finanziaria di cui godono gli enti locali e territoriali per i tributi relati a questi ultimi saranno gli enti stessi a decidere se accedere o meno al condono fiscale previsto dalla legge di bilancio. In tal senso, c’è una Regione, l‘Emilia Romagna, che ha deciso di non prendere in considerazione il condono.
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Infatti, l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano afferma che la Giunta regionale preferisce rispettare chi ha pagato regolarmente le imposte. Infatti, secondo l’assessore il condono sarebbe un disincentivo a rispettare le regole e ai comportamenti virtuosi di chi paga regolarmente.
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Sulla stessa lunghezza d’onda è anche la provincia autonoma di Bolzano. Intanto un altro importante comune potrebbe seguire l’Emilia Romagna. Si tratta di Firenze che, insieme ad Empoli, è sul punto di non aderire al condono fiscale varato nella legge di bilancio 2023. Il capoluogo toscano ha seguito altre grandi città come Milano, Roma, Bologna, Bari, Piacenza, Verona.
Ci sono enti locali che lamentano, attraverso l’Anci nazionale, i tempi stretti per deliberare la decisione da parte dei consigli comunali. Per aderire al condono è possibile inoltrare la richiesta entro il 30 aprile 2023. Rientrano nel condono anche coloro che stanno già pagando per lo stralcio di sanzioni e interessi.