In arrivo un bonus ulteriore dal valore di 200 euro per una categoria di lavoratori grazie al contratto collettivo nazionale
Gli stipendi e le buste paga sono in una fase di riequilibrio per effetto del difficile periodo trascorso per l’economia e per il potere di acquisto dei lavoratori. Infatt, prima la pandemia e, soprattutto, l’inflazione del 2022 hanno stravolto i parametri di riferimenti del caro vita. L’inflazione, inoltre, sta gradualmente calando ma è ancora in corso l’aumento generalizzato dei prezzi.
In questo scenario alle istituzioni e alle rappresentanze dei lavoratori occorre trovare nuovi punti di equilibrio, nuovi accordi che possano restituire potere di acquisto alla popolazione dei lavoratori. Sono così in corso diverse revisioni di stipendi, tasse, trattenute del cuneo fiscale, bonus una tantum.
Metalmeccanici, arrivano 200 euro a febbraio
Tra questi ultimi a febbraio è pronto ad essere incassato a favore dei metalmeccanici il bonus da 200 euro previsto dal contratto collettivo. Infatti, il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici piccola industria firmato il 26 maggio 2021 dalle sigle sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil ha previsto un bonus da 200 euro da erogare entro la fine di febbraio 2023.
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Ad oggi, però, il bonus ancora non è stato erogato e i sindacati hanno sollecitato le aziende a rispettare gli accordi presi entro l’ultimo mes eutile. Non si tratta, però, di 200 euro erogabili in danaro liquido. Infatti, si tratta di un voucher da 200 euro spendibile dai lavoratori in beni e servizi necessari e legati alle politiche di walfare.
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I sindacati ricordano che i lavoratori, infatti, potranno scegliere come spendere il voucher nella gfamma di beni e servizi proposta dalla propria azienda di appartenenza. In una nota sindacale si fa presnete che hanno diritto al voucher tutti i lavoratori assunti entro il 31 dicembre 2022 con contratto a tempo indeterminato o determinato con almeno tre mesi di anzianità di servizio entro il 31 dicembre. Inoltre, i lavoratori partime hanno diritto alla somma intera e non proporzinata. Sono esclusi i lavoratori in aspettativa non retribuita
