Il governo ha midificato le condizioni per accedere al superbionus edilizio con un decreto che è già andato in vigore
Il superbonus edilizio perde di forza in un colpo solo. E’ già in vigore, infatti, il decreto legge del governo che dice addio alla possibilità di effettuare i lavori cedendo i crediti oppure con lo sconto in fattura. Ciò significa che coloro che vorranno accedere al superbonus dovranno anticipare le rtisorse per i lavori per poi ricevere in detrazione in dieci anni una cospicua parte di quanto speso.
L’incentivo, quindi, resta in vigore ma vanno via le due metodologie che avevano favorito e dato spinta alle riqualificazioni edilizie portando il pil oltre il 6% nel primo anno. Tuttavia, il superbonus è stato un provvedimento che ha colto l’obiettivo principale per quella fase economica del paese relativaal periodo in cui è stato introdotto.
Superbonus, chi si salva dal decreto del governo
Infatti, l’Italia stava attraversando le conseguenze della fase più acuta delle restrizioni ed era necessario rilanciare l’economia e offrire opportunità di lavoro. L’obiettivo è stato raggiunto con una forte crescita del pil. Tuttavia, l’inflazione sopraggiunta nel frattempo a partire dall’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato gli scenari.
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Infatti, i prezzi sono in aumento da tempo al punto che la Bce per frenare l’inflazione sta alzando i tassi di interesse, ossia il costo del denaro. Questa scelta di politica finanziaria è scientificamente utile per frenare l’inflazione nel medio e lungo termine ma cozza con l’innesto sul mercato di forti gettiti di danaro sotto forma di bonus.
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Infatti, la spinta forte proveniente dal superbonus con l’arrivo dell’inflaizone ha favorito l’aumento dei prezzi dei materiali edili e di tutto ciò che gira intorno al mondo edilizio. Per questo motivo era necessario in ogni caso un cambimento perché l’economia attuale non è quella del periodo in cui il superbonus è nato. A salvarsi, tuttavia, dal decreto sono coloro che hanno già presentato la Cila, la comunicazione di inizio lavori.