Superbonus, addio a sconto in fattura e a cessione del credito: chi si salva

Il governo ha midificato le condizioni per accedere al superbionus edilizio con un decreto che è già andato in vigore

Superbonus edilizio, con il decreto cambia tutto (Unsplash) – consumatore.com

Il superbonus edilizio perde di forza in un colpo solo. E’ già in vigore, infatti, il decreto legge del governo che dice addio alla possibilità di effettuare i lavori cedendo i crediti oppure con lo sconto in fattura. Ciò significa che coloro che vorranno accedere al superbonus dovranno anticipare le rtisorse per i lavori per poi ricevere in detrazione in dieci anni una cospicua parte di quanto speso.

L’incentivo, quindi, resta in vigore ma vanno via le due metodologie che avevano favorito e dato spinta alle riqualificazioni edilizie portando il pil oltre il 6% nel primo anno. Tuttavia, il superbonus è stato un provvedimento che ha colto l’obiettivo principale per quella fase economica del paese relativaal periodo in cui è stato introdotto.

Superbonus, chi si salva dal decreto del governo

Infatti, l’Italia stava attraversando le conseguenze della fase più acuta delle restrizioni ed era necessario rilanciare l’economia e offrire opportunità di lavoro. L’obiettivo è stato raggiunto con una forte crescita del pil. Tuttavia, l’inflazione sopraggiunta nel frattempo a partire dall’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato gli scenari.

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Infatti, i prezzi sono in aumento da tempo al punto che la Bce per frenare l’inflazione sta alzando i tassi di interesse, ossia il costo del denaro. Questa scelta di politica finanziaria è scientificamente utile per frenare l’inflazione nel medio e lungo termine ma cozza con l’innesto sul mercato di forti gettiti di danaro sotto forma di bonus.

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Infatti, la spinta forte proveniente dal superbonus con l’arrivo dell’inflaizone ha favorito l’aumento dei prezzi dei materiali edili e di tutto ciò che gira intorno al mondo edilizio. Per questo motivo era necessario in ogni caso un cambimento perché l’economia attuale non è quella del periodo in cui il superbonus è nato. A salvarsi, tuttavia, dal decreto sono coloro che hanno già presentato la Cila, la comunicazione di inizio lavori.

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