Gli animali domestici sanno dare tantissimo alle persone al punto da diventare componenti delle famiglie. Tuttavia, non sempre si trattano secondo la norma
Gli animali domestici sono dei veri e propri nuovi componenti della famiglia. Ciò che sanno trasmettere va oltre ogni distinzione e soltanto chi non ha mai avuto un animale domestico in casa può obiettare in tal senso. Che siano cani o gatti o ancora conigli quando si amano gli animali si instaura un rapporto familiare con loro quando vivono con gli essere umani. Tuttavia, non sempre le persone che adottano animali domestici li trattano a dovere. Spesso gli animali vengono regalati in maniera superficiale da persone che non conoscono fino in fondo l’affidabilità.
In tanti casi sono regali fatti per vezzo e i poveri amici vengono rtrattai come un qualsiasi oggetto regalato che, eventualmente, potrebbe anche essere accantonato nel tempo. In altri casi gli animali vengono adottai quando si vie da soli e poi nascono problemi quando si va a convivere con chi non ha la stessa sensibilità. Questi sono solo esempi in cui possono nascere delle situazioni spiacevoli che sfociano anche nei maltrattamenti.
Cosa si rischia in caso in cui si trattano così
Proprio per combattere anche situazioni estreme la legge prevede tra le varie norme anche quella dell’abbandono. Infatti, secondo l’articolo 727 del Codice penale “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l‘arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
Una norma che richiama ai casi di abbandono degli animaliprivandoli delle essenziali condizioni naturali per un tempo necessario a procurare sofferenze negli stessi. Tuttavia, non è configurabile questo caso nei tanti esempi di persone che per lavoro sono costrette a tenere in casa da soli i propri migliori amici per molto tempo. E’ il caso di chi sta fuori tutta la giornata per lavoro, come un lavoro di otto ore, ad esempio. L’importante è non negare all’animale i suoi spazi e comunque non comportare sofferenze.
