Buoni fruttiferi Poste, come fare per ottenere questo importo quando c’è il riscatto degli interessi maturati
I Buoni Fruttiferi Postali sono uno dei tantissimi servizi Poste Italiane e risultano essere i principali strumenti di risparmio. Gli italiani infatti si affidano ad essi da oltre un secolo, in una tradizione tra le diverse generazioni. Insieme ai Libretti di risparmio postale costituiscono il cosiddetto risparmio postale. Nel corso dei decenni ovviamente il sistema si è adeguato alla tecnologia e dalla forma cartacea si è passati ai libretti digitali e dematerializzati. Libretti Postali e Buoni hanno in comune di essere emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti: ciò significa che è lo stesso Stato a fare da garante, elemento grazie al quale in tanti continuano a scegliere questo strumento di risparmio.
Il compito di Poste Italiane è quello di collocarli sul mercato ed è una sua esclusività. Sono diversi i tipi di buoni che si possono sottoscrivere e grazie a uno in particolare, si può guadagnare anche 3mila euro. Esiste il Buono ordinario che ha una durata di 20 anni con tassi di rendimento fissi e crescenti nel tempo. Si ha diritto alla restituzione del capitale investito e dopo un anno dalla sottoscrizione, anche agli interessi maturati.
Con l’ordinario non ci sono costi di sottoscrizione e rimborso del Buono ad eccezione degli oneri di natura fiscale. C’è comunque una tassazione, agevolata del 12,50% sugli interessi, con assenza di imposta di successione. La sottoscrizione può avvenire anche online da App BancoPosta se si è titolari di Libretto Smart o di un conto BancoPosta. In alternativa, presso lo sportello di un qualsiasi ufficio postale. È sufficiente portare con sé un documento di riconoscimento e il codice fiscale. Per quanto riguarda la cifra, gli importi sono da 50 euro e multipli.
Conti alla mano del Buono ordinario, siccome il periodo è vent’anni con gli interessi che maturano dopo il primo mese di sottoscrizione, investendo ad esempio di 5mila euro, allo scadere si otterranno 7.792,51 euro, dunque quasi 3mila euro in più. Questa soluzione è ancora oggi molto utilizzata dalla famiglie quando nasce un bambino. È il classico regalo di nonno e zii, così che quando il neonato avrà vent’anni potrà scegliere cosa fare con quella cifra.