In un’intervista esclusiva al portale Notizie.com, l’economista Giulio Sapelli tocca diversi temi importanti e caldi.
L’innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE, la scelta del governo di stoppare il SuperBonus, il tema caldo dell’equo compenso: questi sono i temi che l’economista Giulio Sapelli ha toccato in un’intervista esclusiva che ha rilasciato in queste ore al portale di informazione Notizie.com. Come noto, il governo ha eliminato lo sconto in fattura e la cessione del credito, ma sicuramente a condizioni meno vantaggiose, si può ottenere ancora.
SuperBonus, equo compenso e tassi di interesse: parla Giulio Sapelli
L’economista torinese, che è stato a lungo professore ordinario di storia economica alla Statale di Milano, sul tema ha le idee molto chiare: sottolinea infatti come a suo avviso la politica dei bonus sia sbagliata, ma che stoppare il SuperBonus in quel modo così improvviso sia stata una scelta errata da parte di questo esecutivo. Le aspettative da parte di chi ha investito per rinnovare casa non vanno in sostanza disattese, dice Sapelli.
Al contempo, osserva, la speranza è che ci sia un passo indietro al più presto su questo tipo di misura. L’autore del saggio “Chi comanda in Italia”, in seguito, tocca il tema dell’equo compenso, e anche in questo caso sottolinea come non siano norme che potrebbero trovarlo d’accordo, poiché rileva che in questo caso chi deve decidere sul giusto profitto dovrebbe essere l’impresa.
Nell’intervista rilasciata al portale, che dedica ampio spazio alla pagina economica, il professor Sapelli definisce “scandaloso” il comportamento della BCE, che – come ampiamente noto – ha deciso di alzare i tassi di interesse. A suo avviso, questa decisione, di fatto “vuol dire davvero non capire il momento che si sta attraversando”. Nell’intervista, l’economista non risparmia critiche davvero severe, dunque.
Per l’anno in corso, infine, Giulio Sapelli sottolinea come le piccole e medie imprese faranno resistenze, mentre grandi difficoltà potrebbero avere a suo avviso le grandi imprese. Per l’economista, si aggraverà la crisi già in corso del comparto automobilistico, mentre ancora grandi problemi sono atteso da un altro settore cruciale della nostra economica, almeno fino a qualche tempo fa, ovvero quello che riguarda la siderurgia.