Il nuovo reddito di cittadinanza è in fase di formulazione da parte del ministro del lavoro Calderone
Il ministro Calderone ha presentato già da diverse settimane la prima bozza del nuovo reddito di cittadinanza. Si chiamerà Mia, acronimo di Misure per l’inclusione attiva, che avrà il compito in particolare di andare a riempire il vuoto che non si è colmato con la normativa del reddito di cittadinanza, vale a dire la parte dell’inserimento al lavoro. Una fase che si è arenata perché nella normativa del reddito si è fatto affidamento ai centor per l’impiego regionali offrendo risorse statali per assumere del personale con nuovi concorsi pubblici da bandire
Mia, il nuovo reddito sarà diviso in tre parti
Concorsi che, tuttavia, sono stati banditi soltanto dalla Regione Campania in tempi rapidi ma gran parte delle regioni non ha utilizzato i fondi statali per bandire concorsi per i centri per l’impiego. Tuttavia, l’attuale bozza non ha alcun riferimento ancora alla parte di politica attiva, ossia di tutyte le misure consone all’inserimento nel mondo del lavoro della persona in difficoltà. Si procede lentamente anche perché il termine dato dal governo è quello del 2024 per partire con la nuova normativa.
In questa fase, quindi, trattandosi di una bozza relativamente al nuovo reddito di cittadinanza i cambiamenti e le novità sono dietro l’angolo. L’ultima notizia riguarda la divisione del nuovo sussidio in tre parti: “Garanzia per l’inclusione”, in fase iniziale e succesisvamente arriverà l’aggiunta di altre due parti: “Prestazione di accompagnamento al lavoro” e la “Garanzia per l’attivazione lavorativa“.
Si tratta delle parti relative all’inseirmento al lavoro che, tuttavia, ancora non è stata illustrata. L’unica certezza, al momento, è che la misura stanzierà dei fondi ridotti. La platea, infatti, sarà inferiore per effetto dell’Isee di riferimento per assegnare il nuovo reddito di cittadinanza che passerà a 7.000 euro annui di reddito. Inoltre, le persone singole riceveranno un taglio rispetto all’attuale ricarica del reddito. Infatti, il nuovo sussidio offrirà 350 euro ai singoli o definiti dalla maggioranza di governo “occupabili”.