Allarme pasta, sale ancora il prezzo: cosa succede

Sale ancora il prezzo della pasta e scatta l’allarme: anche il governo Meloni si allerta e i consumatori protestano.

Rincari del prezzo della pasta (Pixabay) – Consumatore.com

Il carovita è uno dei problemi maggiormente sentiti dagli italiani anche in questa prima fase del 2023 e come sempre accade quando si parla di un aumento sostanzioso dell’inflazione, sono i generi di prima necessità a dover fare i conti con l’impennata maggiore. Non è appunto una novità e un certo peso assume l’aumento del prezzo della pasta, addirittura del 17,5% solo considerando il periodo marzo-aprile di quest’anno.

Prezzo della pasta: il governo Meloni studia le contromisure

Occhio al prezzo della pasta (Pixabay) – Consumatore.com

Non è un problema che riguarda soltanto l’ultimo periodo, in cui peraltro abbiamo visto scendere l’inflazione, e per questo già vi avevamo dato consigli su come ricercare soluzioni più vantaggiose, ma non solo. Da più parti sono infatti arrivate nei mesi proposte su come calmierare i prezzi di pane e pasta, a partire da Iva zero su questi generi di prima necessità. Ora interviene anche il governo con Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che fa appello al Garante per la sorveglianza dei prezzi al dettaglio.

Allo studio, come primo passo, è la convocazione di una Commissione che si occupi dell’analisi dell’andamento dei prezzi. La domanda è: come mai, nel momento in cui l’inflazione sembra fare passi indietro, pasta e olio in particolare vedano i propri prezzi aumentare a dismisura. A questa domanda è appunto chiamato a rispondere Benedetto Mineo, Garante per la sorveglianza dei prezzi.

Dopodomani, 11 maggio, è stata fissata a Palazzo Piacentini una riunione sul tema, la prima da quando questo governo ha voluto una commissione ad hoc tramite decreto trasparenza. Intanto però le associazioni dei consumatori non restano di certo a guardare. Secondo Assoutenti, il rincaro sarebbe addirittura superiore al 25%, con la pasta che arriva a costare circa 2,50 euro al chilo.

Tipologie di pasta (Pixabay) – Consumatore.com

Assoutenti parla di”rincari fortissimi che non sembrano giustificati dalle quotazioni del grano” e fa emergere il caso Ancona, dove si è registrato il prezzo più alto dell’intera Penisola. Anche le altre associazioni a tutela dei consumatori si uniscono a questo grido d’allarme e c’è chi parla apertamente di speculazione da parte dei produttori e in generale da parte di chi è inserito in questa filiera alimentare.

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