Una circolare di aprile ha introdotto le nuove date di pagamento dell’assegno unico distinguendo due momenti
L’assegno unico e universale è lo strumento in vigore danun anno a sostegno delle famiglie con figli a acrico fino a 21 anni di età. Lo strumento assegna un somma ogni mese per ognuno dei figli a carico. L’introito dell’assegno varia in base all’Isee. Si passa dagli oltre 180 euro per figlio a poco più di 50 euro per coloro che hanno l’Isee più alto. Cuò accade fino ai 18 anni, poi fino ai 21 anni c’è un taglio dell’assegno unico e universale.
L’assegno unico ha dovuto superare il primo anno di assestamento in ordine ai tempi di pagamento. La mole di assegni che l’Inps ha dovuto lavorare è stata complessa. Inoltre il tutto andava coordinato con gli altri assegni sociali come, ad esempio, il reddito di cittadinanza che dà diritto ad un assegno unico e universale in misura ridotta rispetto a quello ordinario.
Tuttavia, a distanza di un anno l’Inps, ente erogatore, ha messo ordine nel calendario mensile dei pagamenti. Infatti, una circolare dello scorso aprile ha definito due date di pagamento a seconda di due categorie di assegnatari dell’assegno unico e universale: infatti, è stato stabilito che dal 10 al 20 di ogni mese saranno erogati gli assegni che non hanno avuto variazioni rispetto al mese precedente. Inoltre, c’è una seconda finestra mensile di pagamento che va dal 20 al 30 del mese per gli assegni che hanno avuto variazioni rispetto al mese precedente per effetto di modifiche delle condizioni del nucleo familiare.
Inolte, appartengono a questa seconda finestra anche i pagamenti relativi alle nuove domande per l’assegno unico presentate il mese precedente. Infine, è stato fissato che per i beneficiari del reddito di cittadinanza l’assegno unico arriva in contemporanea con l’erogazione del reddito che solitamente è prevista dal 27 del mese in avanti. A partire dal 10 maggio, quindi, inizieranno i primi pagamenti relativi al nuovo calendario stilato dall’istituto di previdenza.