Situazione sempre più diffiicile anche per chi ha un lavoro a causa dell’inflazione. Il carrello solidale diventa determinante
L’inflazione ha generato anche nuova povertà. Infatti da troppo tempo continuano ad aumentare i costi per il carrello della spesa. Nel settore alimentare i prezzi sono cresciuti almeno del 30 per cento ma in diversi casi si tocca anche il cento per cento. I redditi più bassi oppure i nuclei familiari con più di un figlio sono andati in seria difficoltà per far quadrare i conti.
In alcune città aumentano i carrelli solidali per le persone che hanno un lavoro. Il lavoro diventa povero o si diventa poveri pur lavorando. In tal senso in soccorso alle persone in difficoltà sono i circoli operai di Milano. la città lombarda è particolarmente colpita dal caro prezzi anche perché ben prima dell’inflazione aveva già una media alta. Gli affitti sono saliti ancora di più e non solo gli alimentari. I circoli operai stanno vedendo incrementare le richieste del carrello solidale.
Siu tratta di pacchi alimentari che gli operai in pensione dei circoli organizzano partendo dalla solidarietà richiesta all’esterno dei supermercati. Le zone popolari di MIlano dove le richeiste arrivano sempre più sono Lorenteggio, Bicocca, Crescenzago, via Mac Mahon e la zona dei dintorni di Piazzale Lodi. Richieste in crescita anche nelle zone più peroferiche come Adriano, Pioltello, Cologno Monzese, Vimodrone, Brugherio. Loreto, viale Monza, via Padova.
L’80 per cento delle persone che chiedono aiuto sono famiglie di immigrati. Ci sono anche anziani, donne sole con figli a carico e con disabili. Una situazione che diventa sempre più diffiicle. Le richieste sono in aumento ai circoli operai di Milano. E’ possibile reperire infrmazioni ai seguenti contatti telefonici 02-92866947 o 331 1849242 mentre l’indirizzo del circolo degli operai si trova in via Paruta, angolo via Treviso 6, Milano sia per coloro che hanno necessità di un aiuto sia per le persone che vogliono dare disponibilità al volontariato. Il volontariato arriva sia da famiglie di immigrati, sia da studenti universitari e anziani in pensione.