Il personale docente è in attesa di ricevere dei pagamenti nel corso del mese di maggio. Ecco di cosa si tratta
E’ tempo di pagamenti e chiusure dei conti per i docenti delle scuole. Non si tratta, però, di tutti i docenti. Quelli di ruolo, infatti sono regolarmente pagati ogni mese ed hanno incassato tuti i bonus una tantum dei precedenti mesi. La novità di maggio riguarda i docenti delle supplenze brevi. Infatti, com’è noto, i supplenti brevi che vengono convocati dalle graduatorie d’istituto non ricevono i pagamenti delle ore lavorate ad ogni mese così come accade ai supplenti che sono convocati dagli elenchi gps.
Bonus 150 euro e buste paga arretrate ai docenti supplenti, ecco il pagamento
Quindi, maggio è un mese di resa dei conti per diverse categorie di docenti che fungono da supplenti per brevi periodi o poche ore. Infatti, nonostante siano passati diversi mesi sono ancora in circolazione pratiche che riguardano i bonus anti inflazione. Si tratta del secondo bonus voluto dal governo Draghi per assorbire gli effetti dell’inflazione nello scorso anno. In particolare, sono stati emessi provvedimenti per il bonus da 150 euro. Infatti ci sono ancora lavoratori che attendono il secondo bonus anti inflazione del governo Draghi che, va ricordato, riguarda il periodo di riferimento di novembre 2022.
Infatti tali destinatari del pagamento che è stato predisposto per il mese di maggio sono i docenti autori di supplenze brevi dello scorso novembre 2022. Infatti, tali docenti ancora non avevano ricevuto il bonus da 150 euro. Il pagamento coincide anche con lo sblocco di altre erogazion ia favore dei supplenti brevi. Infatti, sul portale NoiPa sono stati annotati i pagamenti in corso per tutti i suplenti brevi che ancora non avevano ricevuto la loro paga degli ultimi mesi. Quindi, in sintesi, a maggio i supplenti brevi convocati dagli istituti e non dalle gps riceveranno i soldi dei mesi arretrati. Inoltre, tutti i supplenti di breve periodo che hanno lavorato nel mese di novembre 2022 riceveranno anche il bonus da 150 euro una tantum.