I primi pagamenti dell’assegno unico e universale erano previsti dal 10 al 20 maggio ma ci sono stati ritardi
Come anticipato nei giorni scorsi l’Inps ha provveduto a stabilire il nuovo calendario dei pagamewnti mensili dell’assegno unico e universale prevedendo due date nell’arco del mese. Infatti, una circolare dello scorso aprile ha definito due date di pagamento in base alla categoria di appartenenza. infatti, è stato stabilito che dal 10 al 20 di ogni mese saranno erogati gli assegni che non hanno avuto variazioni rispetto al mese precedente. Inoltre, c’è una seconda finestra mensile di pagamento che va dal 20 al 30 del mese per gli assegni che hanno avuto variazioni rispetto al mese precedente per effetto di modifiche delle condizioni del nucleo familiare.
Assegno unico, ritardo nei pagamenti: ecco la data
Tuttavia, a partire da maggio i primi pagamenti erano previsti già dal giorno 10. Le erogazioni, però, stanno subendo un ritardo. Se3condo le previsioni a partire da domani 18 maggio 2023 ci saranno le erogazioni. In teoria entro il 20 si rientra ancora nella prima finestra utile. Tuttavia, ci sono beneficiari che ancora non vedono il pagamento nel proprio fascicolo sul portale dell’Inps. C’è da aspettarsi qualche ritardo probabilmente legato al fatto che si tratta del primo mese di entrata in vigore dle nuovo calendario dei pagamenti dell’assegno unico e universale per le famiglie con i figli a carico fino a 21 anni.
Dekl resto, durante il primo anno è stato necessario superare una lunga fase di assestamento al fine di allineare trutti i pagamenti degli aventi diritto. La mole di assegni che l’Inps ha dovuto lavorare è stata complessa. Inoltre, è sorta la necessità di coordinare l’assegno unico e universale con gli altri assegni sociali come, ad esempio, il reddito di cittadinanza che dà diritto ad un assegno unico e universale in misura ridotta rispetto a quello ordinario. Si ricorda che a partire da gennaio gli assegni sono cresciuti in relazione al tasso di inflazione medio del 2022 fissato dalle istituzioni nella percentuale del 7,3 per cento. L’assegno più alto ha così superato i 180 euro.