Arriva una brutta tegola da parte del noto gestore di servizi di telefonia Vodafone. La stangata arriva direttamente dai vertici
Il periodo per l’economia è difficile come è orma ben chiaro da tempo. L’inflazione condiziona i consumi e mette in difficoltà i rediti bassi e medio bassi che non riescono a far quadrare i conti. Nell’ultimo mese l’inflazione ha avuto anche una nuova impennata dopo il lieve ma costante cale iniziato a dicembre. Le festività pasquali e i ponti hanno influito sui prezzi per effetto anche di speculazioni che non mancano mai quando non c’è equilibrio dei prezzi.
Vodafone annuncia 11.000 licenziamenti, almeno 1.000 in Italia
In questa situazione è necessario ritrovare un nuovo equilibrio tra redditi e costo della vita senza perdere il controllo dei conti pubblici. Per questo motivo le istituzioni devono intervenire a passo lento senza tuttavia lasciare allo sbaraglio famniglie e cittadini che proprio non ce la fanno con il reddito che ha perso potere. In questo scenario le crisi del lavoro non fanno altro che aggravare la situazione economica generale.
L’ultima, anche se slegata dalla questione prezzi e inflazione riguarda uno dei più noti gestori di telefonia al mondo. Si tratta di Vodafone che ha annunciato migliaia di licenziamenti in arrivo. Saranno 11.000 le persone che perderanno il lavoro. Ad annunciarlo è l’amministratrice delegata Margherita Della Valle. La manager ha giustificato così la decisione: “La nostra prestazione non è stata abbastanza buona. Vodafone deve cambiare, l’obiettivo sarà una riorganizzazione per eliminare la complessità e riconquistare la competitività”. La solita ricetta della competitività da ritrovare licenziando i lavoratori.
I lavoratori in tutto il mondo di Vodafone sono circa 100.000. Il taglio si riferisce in generale ed equivale a poco più del dieci per cento ma non vengono date specifiche territoriali. Sicuramente ci sarà un coinvolgimento anche dell’Italia dove già lo scorso marzo erano state annunciate 1.000 dismissioni di contratti di lavoro che equivalgono al venti per cento dei posti nel Belpaese. Tuttavia, non è chiaro se saranno soltanto questi 1.000 visto che il piano di licenziamenti annunciato dall’amministratrice ha una durata di tre anni.