Se sei un genitore che lavora e vorresti mandare tuo figlio ad un centro estivo, lo Stato ti aiuterà con un bonus
Sono molti i genitori che svolgono entrambi un lavoro. Le spese, come tutti abbiamo potuto constatare, sono aumentate notevolmente ed è per questo che serve più di una entrata in famiglia. Con l’arrivo dell’estate per molti quindi potrebbe sopraggiungere un serio problema: a chi lasciare i piccoli della casa? Con la fine delle scuole mamme e papà, devono capire a chi affidare in sicurezza i propri figli. Tanti si rivolgono ai centri estivi, luoghi dove oltre che ad essere supervisionati i bimbi possono anche divertirsi e conoscere nuovi amici con cui giocare.
Come anticipato, con l’arrivo dei mesi estivi molti i genitori che si preoccupano a chi lasciare i propri figli. Necessità ancora più urgente se non si ha la possibilità di pagare una baby-sitter o di parenti o amici che ne facciano le veci. Per aiutarli lo Stato offre un bonus per poter sostenere con più “leggerezza” la spesa di un centro estivo.
Il centro estivo si presenta per molti la migliore soluzione, perché oltre ad essere certi che i piccoli siano sempre supervisionati, si può anche star tranquilli che svolgeranno molte attività divertenti e magari lontani da Tv o cellulari che oggi sembrano impegnare gran tempo delle nostre vite anche in giovane età.
Infatti molte le attività proposte (ovviamente in base all’età dei ragazzi presenti) come laboratori artistici o creativi, passeggiate nella natura o ancora sport ma anche attività didattiche e momenti di festa e gioco.
Per aiutare i genitori, l’INPS comunica la possibilità di poter richiedere il bonus centro estivo che inciderà sul costo di iscrizione dei bambini, riuscendo così a pagare meno. E’ doveroso però essere chiari, l’aiuto viene proposto come un rimborso spese e come sempre bisogna avere determinati requisiti.
Il primo riguarda la soglia ISEE, quindi il reddito che possiede la famiglia: fino a 8mila euro il rimborso sarà pari al 100%; tra gli 8mila e i 24mila il rimborso sarà del 95%; tra i 32mila e i 56mila euro il rimborso sarà pari al 90% ed infine se l’ISEE supera i 56mila euro il rimborso sarà del 85%.
Il secondo riguarda l’età dei bambini che varia dai 3 ai 14 anni (che devono però essere stati compiuti entro il 30 giugno 2023). Il bonus coprirà le spese anche relative al pranzo o merenda, gite, assicurazioni e determinate attività.
Anche il tempo sarà una variante importante, infatti il rimborso sarà concesso per una durata minima di permanenza (diurna) di 5 giorni ad un massimo di 20. In termini più pratici e parlando di numeri, il rimborso massimo che si potrà ottenere sarà di 100 euro a settimana.
Infine per chi fosse interessato, la domanda potrà essere presentata online dal sito dell’INPS (necessarie tutte le credenziali di accesso richieste) entro e non oltre il 30 giugno 2023.