Cosa succede e chi paga se muore il titolare del mutuo

Vi siete mai chiesti chi è chiamato a pagare per legge in caso di morte del titolare di un mutuo? Uno scenario terribile al sol pensiero ma che purtroppo, da legge e contratti, va tenuto in considerazione

mutuo scenario in caso di morte
Mutuo (Foto Adobe – Consumatore.com)

La morte del titolare di un mutuo è uno scenario terribile e a cui si pensa pochissimo poiché, in genere, chi lo fa è una persona tendenzialmente giovane con un’intera vita davanti e con tanti sogni da realizzare insieme alla persona amata. La vita però è imprevedibile, tutto può finire in un secondo, e allora bisogna prendere atto anche di tali eventuali terribili scenario a cui ci si potrebbe ritrovare davanti un giorno.

Chi paga in caso di morte e soprattutto cosa succede? La legge italiana parla chiaro: in caso di decesso dell’intestatario, il debito viene trasferito nell’immediato a tutti gli eredi o al solo erede designato. Di conseguenza, chi è coinvolto diventa responsabile del finanziamento ancora in corso per l’acquisto della casa e deve continuare a pagare le rate rimanenti. Se vi è solo una compagna o compagno come erede, toccherà al partner. Altrimenti a lui/lei e al figlio eventualmente maggiorenne o se non c’è nessuno di questi a genitori, fratello, e così scalando.

Mutuo, cosa succede se muore il titolare

chi eredita mutuo se proprietario muore
Mutuo (Foto Adobe – Consumatore.com)

Per trasferire il finanziamento agli eredi si può ricorrere alla seguente modalità, ovvero “accollo del mutuo per successione”, mediante il quale un terzo soggetto subentra nel mutuo in corso e si fa carico del debito. Tuttavia se vi sono più eredi c’è bisogno di attenzione e precisione, poiché sono tutti obbligati seriamente con la banca pur avendo solo una piccola eventuale quota. In caso di mancato pagamento della rata, quindi, scatta la morosità con tutte le conseguenze del caso.

Nel caso in cui gli eredi non desiderino assumersi l’impegno del mutuo, possono valutare l’opzione di rinuncia all’eredità. Questa è una via di salvezza soprattutto quando il defunto lascia parecchi debiti in sospeso, decisione tuttavia che porterà alla rinuncia totale: debiti ma anche beni. Per ulteriori informazioni o dettagli si suggerisce un incontro con un notaio o commercialista.

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