Dal primo agosto è entrato in vigore il decreto per cui gli esercenti sono obbligati ad esporre il prezzo medio per benzina, diesel e carburanti
L’Unione nazionale dei consumatori risponde al ministro Urso, il quale ha invitato i cittadini a segnalare i picchi di prezzi anomali per i carburanti. Massimiliano Dona ha dichiarato in un comunicato stampa che le unioni dei consumatori, a partire dalla unc stessa, già da parecchio tempo raccolgono segnalazioni di questo tipo. Dunque la nuova legge non tratta un tema nuovo: la speculazione sui prezzi dei carburanti.
Ci troviamo in un momento storico nel quale i prezzi per benzina e diesel sono tornati alle stelle. Il taglio delle accise dello scorso anno non è servito a molto. Tuttavia il governo Meloni non ha voluto riproporlo, dunque, nel periodo in cui generalmente i carburanti salgono di più, quale è il mese di agosto, gli automobilisti vedranno il costo della benzina incidere non un poco sulle loro vacanze.
Cosa stabilisce il decreto carburanti
Sostanzialmente, quello che ha generato le proteste della maggior parte dei proprietari delle pompe di benzina è stata l’introduzione dell’obbligo di esporre il prezzo medio giornaliero sui carburanti, compresi benzina e diesel. Cosa che rende ancora più evidente se una pompa di benzina pratica dei prezzi fuori dal mercato. Oltre all’obbligo, sono previste anche eventuali sanzioni. Difatti, se questo onere non è onorato anche per un solo giorno, si è soggetti a multa salata.
Oltre i quattro giorni di omissione, si rischia la sospensione dell’attività lavorativa. L’unione dei consumatori, con il suo presidente Massimiliano Dona, sottolinea che a differenza di quanto previsto dal decreto legge dello scorso gennaio, la app carburanti non è stata ancora messa su piazza. Sottolineando l’utilità di avere un’applicazione a disposizione in qualunque momento per verificare quali siano gli esercenti che praticano dei prezzi carburanti più bassi.
A questo proposito, il suggerimento dell’associazione è di scegliere con cura l’esercente che pratica i prezzi più bassi. Con i cartelli sulle medie regionali, si può più facilmente verificare quali sono le pompe di benzina che praticano delle politiche speculative. Ed eventualmente denunciare la questione all’associazione o all’antitrust.