Le regole per il pagamento del bollo auto sono piuttosto ferree. Se non si seguono si rischia sanzioni gravi e la laradiazione del veicolo
Chi ha un veicolo di proprietà sa che il pagamento del bollo auto è obbligatorio tutti gli anni. Sono alcune categorie ne sono esenti, come i veicoli che trasportano disabili. Tutti coloro che devono adempiere all’onere pagano il bollo auto al massimo entro il mese successivo quello di immatricolazione. È una data importante, che va ricordata ogni anno. Per questo l’ACI ha introdotto un servizio gratuito di remind. Ogni anno, prima della scadenza, il servizio invia un SMS per ricordare il termine di pagamento annuale.
Se si salta il dovuto, iniziano ad accumularsi more ed interessi, con conseguenze anche gravi. Si ricorda che il bollo auto è una tassa sulla proprietà, non sulla circolazione. Dunque anche un veicolo fermo non rottamato è sottoposto all’imposta.
Le conseguenze a cui ci si sottopone per il mancato pagamento del bollo auto variano in base all’accumulo del ritardo. Prima che arrivi la cartella esattoriale con le more e gli interessi, si può provvedere al ravvedimento operoso, con un incremento dell’importo molto ridotto:
• 0,1% in più: parliamo di ravvedimento veloce se presentato entro i 15 giorni dalla data di scadenza del bollo
• 1,5% in più: denominato anche ravvedimento breve, presentato tra i 16 e i 30 giorni dalla data di scadenza
• 1,67% in più: se presentato entro 90 giorni dalla scadenza; viene definito ravvedimento medio
• 4,286% in più se il ravvedimento operoso avviene entro il secondo anno dalla scadenza, in forma di ravvedimento biennale
• 5% in più in caso di ravvedimento ultrabiennale.
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Nel caso in cui invece non si paghi per un tempo lungo scatta il preavviso del fermo amministrativo, che si formalizza se entro 30 giorni dalla notifica il titolare dell’auto non provvede regolarizzare la propria posizione, anche a rate.
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Nel caso in cui il mancato pagamento raggiunga i tre anni, scatta la radiazione del veicolo dal PRA, con conseguente ritiro della targa. Per far circolare nuovamente l’auto si può solo immatricolarla nuovamente pagando una multa che va dai 419 ai 1682 euro.