E’ argomento sempre più trattato quello della transizione ecologica, ma effettivamente quanto si potrà risparmiare?
Di certo non è stato un buon periodo per le finanze degli italiani, e non sembra affatto andare meglio quando si sente parlare di transizione ecologica, delle intenzioni e piani dell’Ue e tutto quello che comporta anche economicamente parlando adeguarsi alle richieste che vengono portate avanti.
Scontato dire che aiutare il Pianeta dovrebbe essere premura di tutti, ma se per farlo non ci sono materialmente i soldi? La domanda che soprattutto gli italiani si pongono è: ma chi paga? Cerchiamo di fare chiarezza su cosa davvero richiederà la transizione ecologica e se effettivamente ci sarà il risparmio del quale tutti parlano.
L’obiettivo prefissato dall’Unione Europea è quello di ridurre emissioni inquinanti del 55% entro l’anno 2035, per progettare di eliminarle del tutto entro il 2050. Un obiettivo non proprio così facile come potrebbe sembrare e di certo molto ambizioso, ma fattibile. Questo però comporta, ed è proprio questo argomento di discussione degli ultimi tempi, di obbligare i Paesi membri di, ad esempio, effettuare lavori che portino gli edifici ad almeno la classe E attraverso lavori di efficientamento energetico.
I cambiamenti non riguarderanno solo gli immobili ma anche il possibile stop nella vendita di auto diesel e a benzina ritenute inquinanti, a partire dal 2035. Tutto questo però fa sorgere grandi dubbi con domande più che spontanee, come ad esempio chi paga? E’ noto che non sia affare di poco conto acquistare una nuova auto elettrica o nel portare avanti i lavori all’interno della propria abitazione.
Altro quesito riguarda in particolar modo le auto elettriche e il fattore green, se lo scopo finale è quello di ridurre le emissioni allora si dovrà anche trovare una soluzione al fatto che al momento le componenti per il mezzo arrivino dalla Cina. Vien da sé il discorso trasporto direttamente collegato all’inquinamento e ad altre conseguenze strettamente correlate.
Ma l’obiettivo resta comunque valido e importante da portare a termine, dovendo però essere sempre accompagnato da sostegni economici e giuste politiche che sostengano i cittadini nella transizione ecologica.
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E’ inoltre vero che il risparmio sarà enorme? La risposta è si. A quanto riportato dall’Agici Finanza d’Impresa, società di ricerca e consulenza, effettuare la transizione ecologica (quindi elettrificare i riscaldamenti, isolamenti termici per gli edifici, auto elettriche, impianti di climatizzazione efficienti e soprattutto far diventare meno inquinanti le industrie) avrà un costo per l’Italia pari a circa 400 miliardi di euro.
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Anche se sembra una cifra spaventosamente elevata, se si portasse a termine l’obiettivo i vantaggi sarebbero ancora maggiori. Infatti ammonterebbero ad una cifra pari a circa 600 miliardi. Non dimenticandoci che ci sarebbe un pianeta più pulito, sano e più posti di lavoro.