Benzina e diesel, la nuova truffa in corso: cosa evitare

Raggiri in corso al distributore di carburante. Non basta il rialzo dovuto alle accise per gli automobilisti

Benzina e gasolio (Foto Pixabay – consumatore.com)

Non bastano i prezzi al rialzo dei carburanti da quando sono tornate le accise ordinarie su benzina e diesel. Infatti, gli automobilisti devono anche stare attenti alle truffe in corso. Stravolta, però, non so tratta della “solita” benzina annacquata che può creare seri problemi al motore.

Infatti, da qualche settimana sono arrivate diverse segnalazioni nella provincia di Bergamo. Si tratta di persone che si inventano una scusa piuttosto banale per estorcere dieci euro agli automobilisti in coda per il rifornimento. I truffatori si avvicinano con la scusa che per errore hanno inserito diesel al posto della benzina e chiedono 10 euro per poter diluire la presenza di benzina nel serbatoio e ripartire.

Benzina e diesel, raggiro al distributore

Benzina e gasolio, raggiro al distributore nella bergamasca (Pixabay – consumatore.com)

Il truffatore, poi, riparte con la promessi di restituire i soldi facendo in fretta una ricarica sulla Postepay. In realtà, una volta rifornito la persona lascia perdere le tracce. In questo caso vista la dinamica non è chiaro se è il caso di definirli truffatori o persone disperate che non hanno nemmeno i soldi per il carburante.

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Inoltre, in tal caso non è possibile parlare di truffa stando alle leggi. Infatti, uno del malcapitati ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di zona che hanno spiegato che in caso di cessione volontaria dei soldi non si può parlare di truffa bensì di un raggiro che, però, va dimostrato. L’accusato può sempre difendersi affermando che l’automobilista è stato generoso a dargli dei soldi richiesti per fare rifornimento di carburante.

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Intanto i prezzi dei carburanti continuano gradualmente a risalire. Ormai è sempre più difficile trovare u distributore con i prezzi al di sotto di 1,90 centesimi al litro. E’ sempre più vicina la possibilità già paventata dal ministro dell’Economia e finanze Giorgetti di applicare un’accisa mobile. In tal caso l’accisa sarebbe tagliata all’aumentare del prezzo base die carburanti sul mercato.

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