Pignoramento prima casa: tutti i casi in cui può e non può scattare

Come funziona il pignoramento della prima casa e quali sono le tempistiche necessarie: tutti i casi in cui può scattare.

Casa sottratta al proprietario causa debiti
Casa sottratta al proprietario causa debiti (Consumatore.com)

Quali sono le normative che regolano il pignoramento della prima casa nel 2024 e quali le tempistiche necessarie affinché questo possa scattare? Come evitare la stipula dell’atto? Con il pignoramento della casa si intende l’atto forzato secondo il quale un creditore può espropriare il bene immobiliare del debitore insolvente. A questo punto, la prima domanda che sorge spontanea è: la prima casa può essere espropriata?

La prima casa può essere espropriata per insolvenza, dunque, sì, è pignorabile, se si contrae un debito di natura privata con una banca, oppure con una persona fisica o ancora con una società. Se il debito è di natura erariale, invece, quindi il debito è stato contratto con il Fisco, il pignoramento della prima casa in certi casi può essere impedito.

Le normative che regolano l’atto di pignoramento della prima casa: i casi in cui scatta

Coppia sfrattata dalla propria casa
Coppia sfrattata dalla propria casa (Consumatore.com)

Come accennato, il pignoramento è l’esproprio forzato della casa, dunque il proprietario viene sfrattato dalla propria abitazione e il creditore entra in possesso dell’immobile, per recuperare il denaro attraverso la vendita. Per procedere con l’atto, il creditore deve essere in possesso di un titolo esecutivo, dunque una documentazione specifica che consente di acquisire l’immobile in maniera forzata.

La documentazione viene fornita a seguito di una sentenza. E ancora, il creditore, prima di procedere, deve notificare l’atto al debitore, inviando un sollecito di pagamento entro dieci giorni. Inoltre, il creditore deve effettuare l’iscrizione all’ipoteca. Questa azione è facoltativa, anche se permette al creditore di tutelarsi nel caso in cui l’immobile venga trasferito ad altri. Cartelle esattoriali, pignoramento conto corrente: quando scatta.

Infine, occorre la notifica dell’Ufficiale Giudiziario che accerta il pignoramento entro tre mesi dall’atto di precetto. L’intera procedura, come è possibile notare, non è semplice e richiede diverso tempo, nonché comporta costi abbastanza elevati. Va da sé che un debito “leggero”, quindi di pochi soldi, difficilmente porta un creditore al pignoramento della prima casa, semplicemente perché non conviene. Buoni Fruttiferi Postali, sono soggetti a pignoramento?.

Debiti privati e debiti erariali, le differenze sul pignoramento della prima casa

Una casa viene pignorata, infatti, in caso di elevato debito contratto. Comunque sia, anche la prima casa, a differenza di quanti molti possano pensare, può essere sottratta e non gode del diritto di impignorabilità. Le regole, però, variano quando il debitore contrae un debito con l’Agenzia delle Entrate.

In tal caso, esistono differenti vincoli da dover osservare. Cartelle esattoriali, quando può scattare il pignoramento dell’auto. In certi casi, infatti, la prima casa non è pignorabile dall’Ente. Ma se la casa è cointestata, come si agisce?

In questo caso, l’intero immobile viene pignorato, tuttavia, il creditore è chiamato a dare metà della percentuale della somma ricavata dalla vendita al coniuge non coinvolto dal debito. Comunque sia, come accennato, in certi casi, l’immobile non può essere pignorato se il debito è con il Fisco. Cartelle esattoriali, pignoramento casa: quando scatta.

Quando il debitore possiede una seconda abitazione, cosa accade con il pignoramento

Come riferisce la Corte di Cassazione, in alcuni casi vige il divieto di impignorabilità, con l’Agenzia delle Entrate che non può entrare in possesso dell’abitazione quando è l’unico immobile di proprietà del debitore, quando l’immobile vale da residenza anagrafica, quando la casa è accatastata come abitazione civile, e quando la casa non è un bene di lusso. Conto Corrente e pensione, esiste un limite al pignoramento?.

Se il debitore possiede una seconda abitazione, l’Agenzia delle Entrate può avviare l’atto di pignoramento, ma solo a condizione che il debito sia superiore ai 120 mila euro, o quando il valore delle proprietà immobiliari del debitorie sia superiore ai 120 mila euro, oppure mettendosi d’accordo con il debitore per rateizzare il debito totale. Imu, chi non paga rischia il pignoramento della casa?.

I casi in cui la prima casa non può essere pignorata dall’Agenzia delle Entrate: conta anche l’entità del debito

Dunque, se il debito è inferiore ai 120 mila euro, difficilmente la casa può essere sottratta al proprietario, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate può far scattare l’ipoteca. L’iscrizione dell’ipoteca, invece, non può sussistere per debiti inferiori ai 20 mila euro. Tari, l’omissione può portare al pignoramento della casa?.

Insomma, sussistono grandi differenze tra debiti contratti con privati e debiti con il Fisco, i quali seguono normative diverse. Ricordiamo, però, che se l’Agenzia delle Entrate non può pignorare in caso di prima casa e per debiti inferiori ai 120 mila euro, gli enti privati possono agire.

Banche, società o persone fisiche, possono pignorare l’immobile per debiti anche non troppo elevati, venendo così risarciti. Naturalmente, anche questi tengono conto dell’entità del debito da restituire, dunque fanno scattare il procedimento di pignoramento a partire da una certa entità. Fisco, se casa è a rischio pignoramento puoi fare questo.

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