Attese diverse novità per quanto riguarda le partite Iva forfettarie: arriva la fattura semplificata senza limiti: in cosa consiste?
Arrivano importante novità per tutte le partite Iva forfettarie, con l’introduzione della fatturazione semplificata senza limiti. Dal prossimo gennaio 2025, infatti, i titolari di una partita Iva a regime agevolato potranno emettere fatture semplificate anche per importi superiori ai 400 euro. Sono le disposizioni annunciate dalla Comunità Europea, alle quali l’Italia dovrà adeguarsi.
Ma che cos’è la fattura semplificata? Si tratta di una modalità di fatturazione introdotta nel 2013 e che consente tempistiche veloci. È ottima per alcuni lavoratori e imprenditori. Il regime forfettario, come sappiamo, consente una tassazione agevolata rispetto a quella ordinaria, con il 5% a fronte del 15% per i lavoratori autonomi, per un tetto massimo di ricavi fissato a 85 mila euro annui.
In cosa consiste la fatturazione semplificata senza limiti destinata ai titolari di partita Iva forfettaria
La nuova normativa europea riguarda l’Iva, in particolare per coloro che lavorano e fatturano con un regime agevolato. A partire dal prossimo gennaio 2025, si potranno emettere fatture semplificate anche per un valore superiore ai 400 euro. L’Italia ha tempo fino al 9 ottobre per adeguarsi alle nuove direttive della UE, per poi mettere in pratica la normativa dal 2025.
Commissioni di Senato e Camera dovranno approvare la novità, nel frattempo, il Consiglio dei Ministri già dal mese scorso ha approvato un nuovo testo, comprendente tutte le regole imposte dall’Europa. Queste novità avranno conseguenze positive per tutti i titolati di partite Iva forfettaria, riducendo così gli oneri amministrati e affrettando le tempistiche. Mutuo casa, come richiederlo con la Partita IVA.
Partita Iva forfettaria semplificata: da gennaio si potrà fatturare oltre la soglia di 400 euro
Se la partita Iva forfettaria semplificata è ormai attiva da oltre un decennio, introdotta nel 2013, fino a oggi l’importo massimo di fattura non doveva superare una certa soglia, nel 2019, la soglia era stata innalzata fino a 400 euro. Ora le cose cambieranno di nuovo. La fattura semplificata comprende minori informazioni e viene utilizzata da alcuni lavoratori, impiegati in specifici settori.
Nella ristorazione, ad esempio, questa modalità di fatturazione è ampiamente utilizzata, per accelerare le operazioni. In questo contesto, si devono inserire meno info, solo il numero progressivo e data di emissione, la denominazione o la regione sociale, e poi nome e cognome, residenza fiscale, il numero di partita Iva, la regione sociale delle ditta, residenza, nome e cognome del committente.
E poi, si devono indicare le indicazioni sul servizio offerto, la somma di denaro percepita e la relativa imposta. Il regime forfettario prevede l’aliquota agevolata al 5%, per i primi cinque anni, per poi passare all’aliquota al 15%. Sicuramente offre un vantaggio fiscale, anche se non permette di scaricare eventuali spese di nessun genere. Partita iva, quanto costa aprirla presso un caf?
Regime fiscale agevolato: cosa prevede la partita Iva forfettaria
Per poter mantenere il regime agevolato non bisogna superare la soglia annuale di introiti di 85 mila euro. La precedente soglia era di 65 mila euro. Se si svolgono due attività differenti per Codici Ateco, si devono sommare gli introiti, mentre per quanto riguarda le spese da sostenere per il personale o per il lavoro accessorio non si devono superare i 20 mila euro. Fattura elettronica per forfettari: guida per gli inesperti.
Ma il vantaggio per i forfettari è anche un altro, ossia lo sfruttamento del concordato preventivo biennale con il Fisco. Questo accordo permette, per due anni, di non pagare le tasse in base agli effettivi compensi percepiti, ma in base a quanto preventiva dall’Agenzia delle Entrate. Una condizione che conviene a molti lavoratori, specie quelli che accrescono i loro guadagni.
Concordato preventivo biennale da concordare con il Fisco: in cosa consiste
Per calcolare le stime preventivate dall’Agenzia, basta compilare i campi del quadro LM del modello Redditi 2024 tramite il portale RedditiOnline. La domanda per il concordato preventivo deve essere inoltrata entro la fine del mese di ottobre.
Per aderire al regime forfettario, il lavoratore deve valutare le spese che sostiene durante l’anno per il personale dipendente e i ricavi totali percepiti. Partita Iva regime forfettario, perché utilizzare il software di fatturazione. Se per tutti gli altri contribuenti continuano a valere le stesse regole, per i titolari di partita Iva a regime forfettario sarà permesso emettere fatture semplificate per importi superiori a 400 euro.
Una modalità che conviene a certe categorie, per sveltire tempistiche ed emissione di documentazione. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta cercando di adeguare il regolamento alle normative che riguardano l’Iva comunitario. Partita Iva, si può avere con residenza all’estero?.