Quando i genitori muoiono, lasciano la casa in eredità ai figli, ma chi paga l’IMU in caso di più figli eredi e come si ripartisce la somma?
Quando i genitori non ci sono più, salvo particolari indicazioni sul testamento, la casa o le case in loro possesso passano direttamente ai legittimi eredi, ossia i figli. Se ad esempio, i coniugi hanno avuto tre figli, le case passeranno in eredità a tutti e tre, nella stessa percentuale, in base alla regola della comunione dei beni.
Dopodiché, quando si effettua la divisione immobiliare, si deciderà anche a chi spetta pagare l’IMU dell’immobile ereditato. Se dei tre figli, due restano a vivere nella stessa casa dei genitori, e uno invece vive altrove, come si ripartisce la somma da stanziare? Si tratta di un quesito che tante famiglie si pongono, ma cosa dice la legge a riguardo?
Una situazione del genere è molto frequente, con l’immobile dei genitori che passa in eredità ai figli. Se ereditare una casa costituisce un privilegio e comporta diversi vantaggi, in certi casi comporta anche spese inaspettate, come ad esempio il pagamento dell’IMU, specie se gli eredi già possiedono una casa e vivono altrove.
Come sappiamo, la legge impone il pagamento dell’IMU sulla seconda casa. Dunque, se già si vive altrove e si eredità una casa, il pagamento dell’IMU scatta in automatico, perché l’immobile ereditato viene considerato seconda casa. L’esenzione dell’IMU riguarda alcune situazioni, come ad esempio, se un figlio vive nell’immobile ereditato, quindi questo resta la sua abitazione principale. Imu non pagata, la casa può essere pignorata?.
Qui il proprietario deve avere la residenza anagrafica, quindi deve viverci gran parte dell’anno, perciò non basta indicare l’immobile come unica proprietà per essere esentati dall’IMU. E ancora, l’IMU non si paga se l’immobile ereditato è occupato abusivamente, anche se questo è inutilizzato, oppure se l’immobile è rurale, quindi iscritto alla categoria A6 e D10, che indica una struttura usata per l’attività agricola, per il deposito di attrezzature e un casolare.
E non si paga l’IMU se l’immobile appartiene a un disabile trasferito in un istituto di ricovero, come una casa di riposo o una RSA. Ovviamente, l’IMU non figura, e dunque non si paga, anche nel caso in cui l’immobile figuri non iscritto al Catasto. L’esenzione dell’IMU, invece, anche in presenza di una di queste caratteristiche, non è valida se l’immobile è di lusso, appartenente alla categoria A1, A8 e A9. Imu, come calcolare la tassa sulla seconda casa.
Per non pagare l’IMU, un erede può fare rinuncia dell’eredità, ma ciò spesso è controproducente. Dunque, ricapitolando, quando un immobile viene ereditato da più eredi, scatta in automatico la comunione dei beni, con suddivisione in parti uguali, salvo eccezioni evidenziate nel testamento. Il pagamento dell’MU, in questo caso, deve essere suddiviso in parti uguali tra tutti gli eredi.
A differenza dell’Irpef o dell’Iva, l’IMU si paga sempre in parti uguali, quindi un Comune non può richiedere il pagamento totale a uno solo degli eredi. Dunque, nel caso dei tre fratelli, di cui due vivono ancora nella casa dei genitori e il terzo per conto proprio, soltanto quest’ultimo è tenuto al pagamento della sua quota di IMU, in quanto per lui, la casa ereditata costituisce un secondo immobile.
Tra l’altro, essendo l’unico erede ad avere una seconda casa, non può chiedere ai fratelli di contribuire al pagamento di una percentuale, visto che per loro risulta anche come prima casa. Ma non finisce qui, perché se il padre non aveva pagato l’IMU prima della morte, le annualità di imposta ricade sugli eredi, sempre facendo una suddivisione in quote. Immobile in comodato d’uso, l’IMU si paga o c’è l’esenzione?.
La prescrizione per il pagamento dell’IMU scatta dopo cinque anni. I debiti contratti dal precedente proprietario, quindi, ricadono sempre sugli eredi, tranne alcune sanzioni personali, le quali non possono essere ereditate. Per quanto riguarda una casa ormai disabitata da tanto tempo, oppure inagibile, cosa che accade spesso per le nonne decedute che magari vivevano in aree isolate, come i piccoli paesi di montagna, gli eredi possono beneficiare dell’esenzione o della riduzione dell’IMU.
In certi Comuni, infatti, se non è possibile l’esenzione totale dell’IMU, scatta il pagamento ridotto al 50%. Ovviamente, l’inagibilità e il degrado dovuto dall’inutilizzo devono essere certificati da un perito tecnico. La documentazione deve essere poi depositata presso gli uffici del Comune. Così puoi ridurre l’Imu e pagare di meno per la tua casa.