Nuovo taglio Irpef, per chi e di quanto: cosa prevede la nuova proposta

Confermato il nuovo taglio dell’Irpef, vediamo per chi è previsto e di quanto sarà la percentuale in detrazione: la nuova proposta del Governo.

Irpef imposta sul reddito delle persone fisiche
Irpef imposta sul reddito delle persone fisiche (Consumatore.com)

Se ne parla da diversi mesi e ora finalmente, sembrerebbe confermato il nuovo taglio dell’Irpef, per dare maggiore potere economico al ceto medio. Nella nuova Manovra 2025, il Governo sta valutando una riduzione dell’aliquota Irpef intermedia che passerà dal 35% al 33%, e ampliando la fascia di reddito da 50 mila a 60 mila euro.

Tale proposta prevede la revisione delle detrazioni fiscali, con riduzione mano a mano che cresce il reddito. Se la soglia per applicare la diminuzione scatta a partire da un reddito di 120 mila euro, ora la soglia potrebbe essere abbassata fino a un reddito di 80 mila euro, coprendo un maggior bacino di contribuenti della fascia media e medio alta.

Che cosa prevede il piano del Governo per il nuovo taglio Irpef per favorire il ceto medio

L'imposta per il possesso dei redditi
L’imposta per il possesso dei redditi (Consumatore.com)

Secondo le stime, potrebbero essere oltre otto milioni i contribuenti che beneficerebbero nel nuovo taglio dell’Irpef. Tuttavia, occorre far fronte alle ingenti somme per attuare la manovra, visto che si calcola lo stanziamento i quasi 6 miliardi di euro per le risorse necessarie. L’iniziativa, che vede la collaborazione del Governo Meloni con il Ministero dell’Economia, dovrebbe essere inserita nella Manovra 2025.

L’attuazione concreata della Manovra, come riferisce Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, non è semplice, poiché deve tener conto dell’andamento delle entrate fiscali. Entro il prossimo 31 ottobre, il Governo italiano dovrà riferire in Commissione Europea la decisione presa, presentando appunto la nuova Manovra per il 2025.

La proroga delle tre aliquote Irpef e la rimodulazione dell’aliquota intermedia

Occorrerà rifinanziare il taglio del cuneo fiscale sul lavoro, mantenendo la riforma Irpef con tre aliquote. Al momento, la rimodulazione delle aliquote Irpef è praticamente stata annullata per i contribuenti con redditi superiori ai 50 mila euro. La rimodulazione dell’aliquota Irpef sarà suddivisa in tre categorie, basate sul reddito dei contribuenti.

Per i redditi inferiori ai 28 mila euro, è prevista un’aliquota al 23%, per i redditi compresi tra 28 mila e 50 mila euro, l’aliquota prevista è al 35%, per redditi superiori ai 50 mila euro l’aliquota è al 43%. L’obiettivo del Governo è quello di abbassare l’aliquota intermedia di due punti percentuale, passando quindi dal 35% al 33%, favorendo quindi le fasce intermedie.

Ma non solo, perché si intende aumentare la soglia di beneficiari estendendo il tetto di reddito da 50 mila a 60 mila. In soldoni, questa fascia di contribuenti, grazie alla rimodulazione dell’aliquota intermedia, potrebbe risparmiare ogni anno circa 400 euro di tasse. Le fascia di reddito compra tra 50 mila e 60 mila, invece, potrebbe risparmiare addirittura mille euro all’anno.

Copertura finanziaria per l’attuazione della Manovra: difficile reperire i fondi

La copertura finanziaria resta il principale problema. Non ci sono i fondi, o almeno non ci sono tutti. Si parla di 4,3 miliardi di euro di finanziamento, che potrebbe arrivare a circa 6 miliardi con la rimodulazione dell’aliquota. Il costo totale del pacchetto di misure previsto nella Manovra 2025 supererebbe addirittura i 20 miliardi di euro.

Il pacchetto aiuterà a risollevare l’economia italiana, dando una spinta alle retribuzioni dei lavoratori, allentando la pressione fiscale dei ceti medi. La sfida del Governo è chiara: taglio del cuneo fiscale e mantenimento dell’Irpef a tre aliquote. Si tratta di una scommessa importante, inserita nella prossima Legge di Bilancio. Taglio Irpef, quanto risparmieranno gli italiani.

Ceto medio favorito dal nuovo taglio dell’aliquota Irpef: si premieranno oltre 8 milioni di contribuenti

La rimodulazione delle aliquote dovrebbe favorire i redditi superiori ai 28 mila euro, ossia tutti coloro che non beneficiano del taglio del cuneo fiscale. La combinazione tra abbassamento dell’aliquota Irpef e innalzamento del reddito fino a 60 mila euro, comporterebbe un bacino di contribuenti più ampio, premiando oltre 8 milioni di contribuenti del ceto medio, circa il 25% dei contribuenti che pagano l’Irpef.

Di questi, circa 800 mila rientrerebbero nella fascia di reddito compresa tra 50 mila e 60 mila euro. I fondi restano il principale ostacolo, ma i dati relativi al primo semestre del 2024 sono incoraggianti, avendo fatto registrare un maggiore incasso di 13 miliardi negli ultimi tre anni. Riforma fiscale, riduzione dell’aliquota Irpef per il ceto medio.

6 miliardi per la copertura finanziaria: tre aliquote Irpef e rimodulazione aliquota intermedia al centro della Legge di Bilancio

La somma totale per attuare il taglio e la rimodulazione dell’Iperf, abbiamo detto è stimata in 6 miliardi. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, con il primo decreto sul taglio dell’Irpef aveva rivelato di essere riusciti ad accantonare 3,5 miliardi di euro. Gli altri provvedimenti approvati nel corso dell’estate hanno portato la dote del fondo fino a 3,8 miliardi.

Dunque, se le cose stanno così, basterebbero altre 500 milioni per mettere in pratica la proroga Irpef a tre aliquote. Resta da capire come reperire gli altri miliardi per la rimodulazione dell’aliquota con estensione ai redditi fino a 60 mila euro. Adeguamento pensioni minime: a quanto potrebbero salire, le nuove cifre.

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