Nella Legge di Bilancio 2025, il Governo pensa a fornire aiuti per la crescita della natalità: le differenze tra Italia e il resto d’Europa.
Nelle prossime settimane l’Italia dovrà portare in Commissione Europea la prossima Legge di Bilancio. Tra gli obiettivi del Governo c’è sicuramente l’aiuto alla natalità, grazie allo stanziamento di fondi destinati alle famiglie. L’Italia, da questo punto di vista, appare in difficoltà, e segnala una fragile crescita della natalità, a fronte di una popolazione sempre più vecchia.
Da anni ormai l’Italia è alle prese con il cosiddetto inverno demografico, cioè una crescita sempre meno elevata di nascite. Tale situazione è causata da molteplici fattori, come le incertezze economiche dei giovani, gli stipendi troppo bassi, le tasse troppo elevate, la precarietà del lavoro. Sono tutti elementi che bloccano la crescita demografica, con coppie giovani sempre meno propense a mettere su famiglia.
Il Governo cerca di arrestare l’inverno demografico stanziando finanziamenti e aiuti per la natalità
Secondo un report fornito dal Financial Times, gli incentivi alla natalità stanziati dall’Italia non produrrebbero l’effetto desiderato, ossia un aumento delle nascite sul nostro territorio. Anche nel 2024, in Italia si segnala un caldo drastico delle nascite, che sembra inarrestabile. In alcuni Paesi europei, invece, si intravede un effetto in controtendenza, con l’aumento delle nascite.
La Manovra 2025 del Governo Meloni tenterà di rallentare l’invecchiamento demografico, cercando di incentivare le nascite. L’impresa, però, non è semplice. Il prossimo 20 settembre, a Bruxelles, il Governo dovrà discutere su come intende sostenere le famiglie italiane. Si tratta di un progetto ampio, del quale fanno parte anche le detrazioni fiscali e il taglio delle aliquote Irpef.
Meno tasse significa far respirare le famiglie, già afflitte da molti problemi economici, vista una povertà sempre più estesa. Dunque, le detrazioni fiscali aiuteranno le giovani coppie a prendere la decisione di mettere su famiglia. Si dovranno introdurre detrazioni specifiche per i figli, oppure potenziare l’assegno unico, ma qual è la situazione all’estero?
La situazione negli altri paesi d’Europa per quanto riguarda il sostegno alle famiglie e alla natalità
Come riporta il report del Financial Times, Finlandia e Francia hanno investito molto per le famiglie, mentre Spagna e Italia hanno investito meno. Nonostante il sostegno economico alle famiglie, tutti i Paesi in Europa hanno visto un calo drastico delle nascite. È calato il numero di figli per famiglia.
Le coppie che intendono mettere su famiglia, in generale, si fermano dopo il primo figlio, o al massimo dopo il secondo. Le famiglie europee sono sempre meno numerose. Ciò è dovuto sia ai problemi economici, ma è anche una questione di gestione familiare. I figli si fanno a un’età sempre più avanzata, inoltre i ragazzi, già sommersi da troppi problemi, desiderano essere più liberi e avere meno responsabilità.
Si tratta di una scelta del tutto logica e intelligente, ma che preoccupa gli analisti. L’unica eccezione è rappresentata dall’Ungheria, dove i forti incentivi alle famiglie hanno dato la spinta a una nuova crescita di natalità, negli ultimi anni paralizzata. Se nel 2011 la media ungherese era di 1,23 figli per coppia, oggi è di 1,51. Comunque sia, si parla di famiglie non numerose.
Tasso di natalità in Europa, quasi nessun Paese evidenzia buoni risultati: le famiglie sono sempre meno numerose
L’intera Europa è alle prese con un tasso di natalità estremamente basso, di figli se ne fanno sempre di meno e in età avanzata. I Governi cercano di arginare questo fenomeno, stanziando finanziamenti mirati alle famiglie. Come sottolinea Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, bisogna ricorrere alle detrazioni fiscali, alleggerendo la pressione fiscale sulle famiglie. Nuovo taglio Irpef, per chi e di quanto: cosa prevede la nuova proposta.
Al di là dei redditi, bisogna dare la possibilità a chi ha più figli di pagare meno tasse. Lo stesso progetto viene condiviso anche dal viceministro Maurizio Leo. Secondo i dati ISTAT, la natalità in Italia è in picchiata, tanto che ha raggiunto il minimo storico, con 6,4 neonati ogni mille abitanti. Si tratta dell’undicesimo anno consecutivo di calo.
Calo delle nascite in Italia, il tasso è al minimo storico: diminuiscono anche i matrimoni
La media italiana è di 1,24 figli per coppia, in Sardegna si registra il dato peggiore. Ma non solo, perché il calo delle nascite colpisce anche gli stranieri residenti in Italia. La contrazione della natalità è determinata anche dal calo della popolazione femminile in età fertile, scesa a 11,5 milioni, contro i 13,4 milioni di dieci anni fa.
Il record storico di decrescita risale al 1995, anno in cui la media era stata dell’1,19 figli per coppia. Il calo si registra da Nord a Sud. Persino l’andamento dei matrimoni non è di supporto alla natalità. Sono in calo anche i matrimoni con rito religioso, mentre aumentano quelli con rito civile. Nella nuova Manovra del Governo, c’è anche la riduzione delle pensioni medio alte.