Pensione, quella che andrai a percepire sarà molto diversa da quella che pensi: attenzione al comunicato INPS, cosa tenere a mente.
La pensione è un argomento che genera sempre interesse e dibattito. Soprattutto in un paese come il nostro, dove la strada pensionistica sembra sempre colma di ostacoli e dubbi. Non c’è da sorprendersi, dunque, se in molti, anche giovanissimi, cercano di capirci qualcosa e avere un’idea, più o meno precisa, di cosa li potrebbe aspettare. Attenzione, perché la pensione che percepirai potrebbe essere molto diversa da quella che credi: a cosa fare attenzione e cosa tenere a mente.
A tutti piacerebbe andare a lavoro, ogni giorno, con la certezza che, trascorsi gli anni di impegno e sacrificio, ad attenderci ci sarà un bel gruzzolo mensile. La realtà, però, è ben diversa e passa tra conteggi, tasse e calcoli precisi e a volte complicatissimi. Per cercare di farsi quanto meno un’idea a riguardo, in molti ricorrono ad uno strumento particolare. Occhio, però, quando lo usiamo: c’è un dettaglio da considerare.
Pensione, potrebbe essere diversa da quella che credi: cosa tenere a mente
Stiamo parlando, ovviamente, di “Pensami”, il simulatore di pensione messo a disposizione dal parte dell’INPS. Si tratta, ovviamente, di uno strumento intuitivo e anche facile da usare che ci permette di avere un’idea di quella che potrebbe essere la nostra pensione inserendo tutta una serie di parametri e informazioni. La domanda, però, sorge spontanea: quanto è affidabile? Ebbene, cerchiamo di capirlo.
Ovviamente, trattandosi di un simulatore, non possiamo aspettarci la massima precisione. Tuttavia, le cifre che risultano in un determinato momento potrebbero subire anche dei grossi cambiamenti rispetto, poi, a quanto ci potremmo ritrovare a vivere nella realtà. Il motivo? Perché bisogna tenere presente che ci sono una serie di parametri che possono variare nel tempo, nei mesi e perfino negli anni.
“Pensami”, infatti, basa le sue stime sulle informazioni che noi forniamo. Dunque prevede un flusso di contributi e un aumento della retribuzione costante, così come un tasso di crescita del PIL nostrano fisso, ma anche di coefficienti pensionistici che, come sappiamo, variano di continuo. Diventa chiaro, quindi, che la somma che vediamo risultante non potrà poi essere così attendibile come molti pensano.
Per tali ragioni, un aggiornamento costante non solo dello strumento, ma anche dei nostri stessi parametri, potrebbe essere importante per avere, come dicevamo, quanto meno un’idea di ciò che potrebbe aspettarci. Nella speranza che tali aspettative vengano poi “deluse” in positivo e non in negativo.