Disdetta anticipata in qualsiasi momento, cosa sapere sugli affitti e come tutelarsi: non farti fregare, basta fare così.
In genere, quando si scegliere una casa in cui abitare, ci si propongono di fronte due alternative: l’acquisto o l’affitto. Nel primo caso, solitamente, si tratta di una decisione “definitiva”, visto che investiremo una bella quantità di denaro in un immobile che sarà, poi, di nostra proprietà. Nel secondo caso, invece, si ricorre alla soluzione per necessità o in modo temporaneo, sebbene vi siano persone che preferiscono non accollarsi un mutuo in nessun momento della vita. Proprio per quanto riguarda gli affitti c’è una possibilità di cui pochi sanno: quella di disdetta anticipata in qualsiasi momento del contratto.
Ovviamente, trattandosi, appunto, di un contrato, la locazione di un immobile prevede una legge che la disciplini. Sono in molti, però, a domandarsi se e quando è possibile far “decadere” il contratto in questione nonostante non siano ancora decorsi i tempi previsti. Andiamo, dunque, a chiarire alcuni punti essenziali.
In genere, i contratti di affitto vanno di tot anni in tot anni, partendo da un minimo di 4 (eccezione fatta per quelli brevi). E, ancora, solitamente quelli standard sono arricchiti da un automatico rinnovo per altri 4 anni alla scadenza dei primi. Ci si ritrova, così, “legati” ad un’abitazione per un lasso di tempo che può apparire infinito, soprattutto quando subentrano delle variazioni o dei cambiamenti che ci portano a desiderare di spostarci. Quando ciò è possibile, se il contratto non è ancora scaduto?
Esistono alcuni casi che consentono all’inquilino di risolvere un contratto d’affitto prima dei tempi. Il primo da tenere a mente è la perdita del lavoro, che comporta un grande cambiamento dal punto di vista economico. Non essendo più in grado di pagare, si può fare richiesta di cessione. Anche inadempienze dal parte del proprietario possono essere motivo di decadenza anticipata: pensiamo al mancato adempimento di quelle opere volte a rendere l’abitazione vivibile e sicura.
Un contratto di affitto, poi, può essere chiuso in anticipo se si verificano gravi conflitti legali tra locatore e locatario. Una denuncia, ad esempio, con relativa causa che si trascina nel tempo. Detto in parole semplice, alla base della risoluzione anticipata di un contratto devono esserci motivi gravi che, ovviamente, dovranno essersi verificati dopo la firma dello stesso. C’è, però, un’eccezione: l’inserimento, nel contratto al momento della stipula, della clausola “recesso libero”. Questa garantisce solo all’affittuario di poter chiudere l’accordo in qualsiasi momento previo un preavviso di 6 mesi.