Non sempre il percorso di studi comporta una carriera e guadagni soddisfacenti, ma alcune lauree proiettano nel mondo del lavoro e comportano elevati stipendi.
Quali sono le lauree che consentono un accesso diretto al mondo del lavoro? Quali quelle dove oltre all’impiego stabile si trova anche un ottimo stipendio? Sono domande che tutti gli iscritti al primo anno di università si pongono, preoccupati per il proprio futuro. In tanti, infatti, non ragionano con il cuore, studiando ciò che desiderano, ma affrontano un discorso molto più razionale.
Molti studenti intraprendono percorsi di studio che comportano maggiori certezze e stipendi più elevati. Viste le condizioni culturali in cui versa l’Italia, non si tratta di un ragionamento sbagliato. Molte lauree, infatti, consentono maggiori opportunità di carriera e migliori guadagni, ma quali sono le facoltà sulle quali scommettere maggiormente per migliorare il proprio futuro?
I percorsi di laurea che prospettano migliori condizioni lavorative e maggiori guadagni
Il recente studio svolto dall’Osservatorio Job Pricing analizza tutte le prospettive lavorative offerte dalle varie facoltà universitarie. L’università, lo sappiamo, è il primo passo da compiere per realizzarsi. È il primo passo che si compie da adulti e che avvicina una persona al mondo del lavoro. Dove iscriversi per avviare una carriera di successo e remunerativa?
Essere in possesso di una laurea, in linea generale, garantisce maggiori prospettive di carriera e retribuzioni più elevate. In realtà, non è sempre così, specialmente per alcune facoltà oggi considerate meno importanti. Lo dimostrano i dati, con centinaia di migliaia di laureati disoccupati, o che svolgono lavori lontani dal loro percorso di studi, o magari laureati che vivono di stipendi bassi e di contratti precari.
Il fenomeno preoccupante dell’abbandono scolastico: sempre più ritiri dalle scuole
Non a caso, è in costante aumento il triste fenomeno dell’abbandono scolastico, con 431 mila studenti che abbandonano la scuola, rimanendo col solo titolo di diploma di scuola media. La colpa del fenomeno è da imputare a diversi fattori, tra cui le attrattive che offrono i social, attraverso guadagni facili e spesso illusori, oppure le condizioni familiari e sociali disagiate.
E ancora, l’incapacità del Paese nell’investire sulla cultura, ma anche le condizioni stesse in cui versano i laureati italiani, che di certo non sono entusiasmanti. Tutto ciò rende l’Italia un Paese sempre più ignorante e lontano dall’aspetto culturale. Comunque sia, il report University 2024 fornito da Job Pricing fornisce subito un dato molto interessante ed emblematico.
Le differenze salariali tra un laureato e un diplomato: il dato curioso
Se la differenza salariale di un laureato e di uno con solo il diploma di maturità, nella fascia di età compresa tra 24 e 44 anni, è minima, con un 9% in più di retribuzione per i laureati, nella fascia di età compresa tra 45 e 60, il distacco è netto, con un 55% di stipendi medi in più per i laureati. Questo dato mette in luce l’indifferenza che ormai l’Italia mostra nei confronti dei laureati e della cultura in generale.
Tuttavia, alla lunga una laurea a qualcosa servirà, e in certi settori ripaga eccome, tanto che, in linea generale, prendendo ad esempio l’intera popolazione italiana, se un non laureato riceve uno stipendio medio con RAL annuale di circa 30 mila euro, un laureato può aspirare a raggiungere in media una RAL di 42 mila euro l’anno. Una differenza di 12 mila euro per retribuzione fissa.
Gli stipendi medi dei laureati italiani: le facoltà che premiano di più
Ma gli stipendi medi variano in base al titolo di studio. Ad esempio, se un lavoratore con la terza media in media guadagna 26.840 euro, un lavoratore con diploma di maturità percepisce in media 30 mila euro. Una laurea triennale permette di percepire quasi 32 mila euro, mentre con un master di I livello si raggiungono 44.170 euro. Un master di II livello, invece, permette di guadagnare oltre 50 mila euro.
Il mercato del lavoro è in continuo mutamento, dunque, quando ci si iscrive all’università, è importante capire i lavori del futuro. Lo sanno bene tutti coloro che si sono gettati sull’informatica negli ultimi 20 anni, e che hanno saputo cogliere il passaggio all’era digitale. Ma quali sono le lauree che garantiscono maggiori guadagni? Prima di tutto, un dato importante è anche la differenza salariale tra donne e uomini laureati.
Le facoltà che garantiscono stipendi superiori: supremazia delle materie scientifiche su quelle umanistiche
La facoltà che premia maggiormente i propri laureati è ingegneria gestionale. In questo settore, i neolaureati percepiscono una RAL media di 35.822 euro. A seguire, troviamo le facoltà di ingegneria informatica, ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, poi ingegneria meccanica, navale, aerospaziale e aeronautica.
Più in basso, troviamo scienze matematiche e informatiche, ingegneria chimica e ingegneria nucleare. Queste lauree prevedono una RAL media di 33 – 35 mila euro l’anno. Le lauree in discipline scientifiche fanno guadagnare di più rispetto alle discipline umanistiche, ferme agli ultimi posti. Qui qualche informazione su come funzionano le tasse universitarie.
Ma oltre al cosa si studia, è importante anche il luogo in cui si studia. Le università contano. Quelle private permettono di guadagnare di più rispetto alle università statali. Inoltre, le università del Nord permettono un accesso al lavoro maggiore rispetto a quelle del Sud. La classifica Censis sulle migliori università.