Vivere di rendita è facilissimo aprendo un distributore di bevande automatico: adesso la procedura è rapida

Un distributore di bevande automatico per fare soldi senza sforzo? È la trovata di molti: ecco come fare, la procedura è rapidissima

In sempre più paesi sta diventando la normalità trovare dei vani dove è possibile acquistare acqua e snack o prodotti di vario genere al distributori di bevande automatico. Non solo infatti si può trovare nelle palestre o nei luoghi di svago, ma da pochi anni a questa parte, sta diventando una novità presente praticamente ovunque.

Vivere di rendita è facilissimo con un distributore automatico
distributori automatici per guadagnare senza fatica – consumatore.com

Questo perché risulta comodo per chi si trova per strada ma non ha voglia di fermarsi in un locale e magari servire anche il servizio al tavolo. Il distributore di bevande nella maggior parte dei casi offre prezzi molto più bassi di quelli offerti da un locale, questo anche per la differenza del servizio.

Se un tempo era difficile aprire un distributore di bevande automatico, ad oggi con l’espansione si è anche semplificata tutta la procedura. Può essere difficile da credere, ma una volta aperto un distributore si può avere un’entrata mensile, di rendita, senza fare alcuno sforzo, per sempre. Una scelta allettante ma vediamo in cosa consiste tutta la procedura iniziale.

La procedura per avere un distributore di bevande che ti fa vivere di rendita

Innanzitutto bisogna capire in quale zona poterlo installare, studiando anche le zone di ‘traffico’ e ‘passeggio’, senza i quali infatti risulterebbe difficile poter portare un reale guadagno. Bisogna installare il distributore in zone in cui si è sicuri che qualche persona passi per di là in diverse fasce orarie, la posizione deve essere quindi strategica.

La procedura per avere un distributore di bevande
Distributore automatico, la procedura per acquisirlo – consumatore.com

Per aprire un distributore automatico di bevande e snack nel 2024, poi, bisogna decidere se aprirlo in proprio o in franchising e quindi avviare le dovute procedure per l’avvio dell’attività, con relativi permessi previsti dai Comuni. In primo luogo, poi, occorre registrarsi presso il Registro delle Imprese, e poi presentare la SCIA, comunicando al Comune l’intenzione di avviare l’attività. Spesso diventa necessaria anche l’autorizzazione dalla ASL per garantire l’idoneità degli spazi destinati alla vendita.

Una volta ottenuti i permessi bisogna assicurarsi di seguire tutti i protocolli HACCP per la sicurezza degli alimenti. All’inizio potrebbero esserci le spese relative all’acquisto degli alimenti e del distributore, ma non sono spese poi così eccessive. Man mano che il lavoro va avanti si potrà poi decidere quali tipologia di prodotti offrire, capendo le tendenze di mercato. Un business che possono aprire tutti con un po’ di inventiva e di ragionamento imprenditoriale.

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