L’assegno INPS si può ricevere anche se il beneficiario svolga più attività lavorative, una grande svolta molto attesa.
Analizziamo nel dettaglio come ricevere un assegno INPS ogni mese per 24 mesi anche se si lavora e come fare richiesta.
L’assegno INPS di cui parliamo è l’indennità NASPI riconosciuta ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. In base ai limiti di reddito, è possibile continuare a ricevere l’indennità anche se si svolge un’attività lavorativa. La condizione che determina l’erogazione è il reddito annuale generato dall’attività.
Il sito INPS riporta che un lavoratore conserva lo “stato di disoccupazione” anche nel caso svolga un’attività lavorativa (autonoma, parasubordinata, occasionale, subordinate). A condizione che i redditi derivanti da tale attività non superano i limiti imposti dalla normativa che danno diritto all’assegno NASPI.
I limiti di reddito complessivi sono: 8.500 euro per chi svolge un’attività di lavoro subordinato e 5.500 euro per chi svolge lavoro autonomo.
Pertanto, l’assegno NASPI è assicurato anche in favore di chi svolge un’attività lavorativa nel range dei limiti dei redditi sopra menzionati. Il presupposto per poter continuare a percepire l’assegno è il mantenimento dello “status di disoccupazione”.
Lo stato di disoccupazione si realizza quando sono presenti tre condizioni:
Lo stato di disoccupazione decorre dal momento in cui il lavoratore ha presentato la DID.
Infine, il Ministero del lavoro ha chiarito che ilo status di disoccupazione ai fini della NASPI, non si perde nel caso il beneficiario svolga tirocini formativi o lavori socialmente utili. Il tirocinio non è considerato un rapporto di lavoro pertanto, il beneficiario può ottenere l’indennità di disoccupazione indennizzata.
La Naspi è rivolta ai lavoratori dipendenti che abbiano perduto il lavoro in modo involontario, sono compresi anche: gli apprendisti; il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; i soci lavoratori di cooperative; i dipendenti assunti a tempo determinato dalle Pubbliche Amministrazione; dal primo gennaio 2022 possono accedere anche i lavoratori agricoli con contratto a tempo indeterminato dipendenti da cooperative o consorzi.
Sono esclusi dalla NASPI i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli assunti a tempo determinato e indeterminato.