Multa: in questi casi adesso puoi ignorare e non pagare, spiegato dall’avvocato

Quando si può ignorare e non pagare una multa? Attenzione, in alcuni casi è possibile: ecco a cosa fare attenzione.

Una multa non è mai un evento piacevole, soprattutto visto il periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Le più comuni, probabilmente, sono quelle legate al Codice della Strada, sebbene le sanzioni possano riguarda ambiti diversi. Quando, però, è possibile ignorare e non pagare quanto dovuto? Per evitare problemi e guai è bene conoscere, nel dettaglio, le casistiche e come agire per tutelarsi.

Non pagare multa: quando è possibile
Quando si può non pagare una multa? (consumatore.com)

Ci sono alcune circostanze, infatti, che potrebbero “invalidare” o far “decadere” la multa in questione, ma occorre avere un quadro chiaro di quali siano e come agire per evitare di ritrovarsi a fare i conti con un peggioramento della situazione. Andiamo, allora, a fare chiarezza a riguardo.

Non pagare una multa, quando è possibile in modo legale: cosa sapere

Prendiamo ad esempio il caso della multa stradale cui accennavamo poc’anzi e iniziamo col dire che il relativo verbale deve essere notificato entro 90 giorni. Da calcolarsi, ovviamente, dal momento della spedizione della raccomandata e non dalla ricezione. Se, tuttavia, il diretto interessato non ha mai ricevuto lo stesso o lo ha ricevuto oltre la scadenza fissata, il pagamento potrebbe essere nullo. Attenzione, però: occorrerà un’impugnazione al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla ricezione, non basterà semplicemente “non pagare”.

Non pagare multa, quando è legale
Quando è legale non pagare una multa e come fare (consumatore.com)

Ancora, nel caso in cui un verbale sia giunto in tempo ma, nonostante non sia stato pagato, siano trascorsi 5 anni senza notifiche o altri tipi di sollecito, l’obbligo potrebbe decadere per prescrizione. Di nuovo, però, attenzione: anche in questo caso occorre rivolgersi al Giudice di Pace, così ad assicurarsi che non vi sia ulteriore possibilità di impugnare da parte del creditore. Si tratta di un dettaglio importante, da non sottovalutare per tutelarsi.

La prescrizione, dunque, nel caso specifico, sopraggiunge laddove vi siano 5 anni dalla notifica del verbale privi di ulteriori solleciti o di notifica della cartella esattoriale. Quest’ultima interrompe il termine di prescrizione e lo fa ripartire da capo. Se, a seguito della stessa, vi fossero ulteriori 5 anni di silenzio, privi di sollecito e simili, si verifica la prescrizione. E, laddove dovessero poi, in seguito, verificarsi richieste di pagamento, il diretto interessato dovrà rivolgersi al Giudice di Pace per valere, appunto, l’intervenuta prescrizione. Si tratta, quindi, di passaggi essenziali da tenere a mente.

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