Si può andare in pensione anche prima dei 67 anni, senza subire tagli. Ecco su quali misure sulle pensioni puntare.
Il tema pensioni è sempre particolarmente sentito nel nostro Paese. Questo perché la quota di cittadini in pensione – o che attendono il momento in cui potranno finalmente dire addio al proprio lavoro – è particolarmente alta rispetto alla media europea.
Ecco quindi che ogni novità e informazione utile su questa tematica è sempre accolta da grande attenzione e interesse. Non tutti sanno, però, che è possibile usufruire di una possibilità che permette di andare in pensione prima dei 67 anni, ma senza tagli all’assegno. Ecco quali sono le soluzioni migliori.
La pensione prima dei 67 anni
Per poter andare in pensione anticipata in Italia è necessario aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi, in caso di contribuenti uomini, mentre 41 anni e 10 mesi di contributi in caso di donne. Coloro che hanno iniziato a lavorare da molto giovani, infatti, possono approfittare di questa misura per poter andare in pensione prima dei 67 anni senza dover incorrere nei tagli sull’assegno pensionistico. Chi è nato nel 1964 e – ad esempio – ha iniziato a lavorare a 18 anni senza poi interruzioni, potrà smettere di lavorare a 60 anni dopo aver raggiunto i 42 anni e 10 mesi di contributi.
Una soluzione ancora migliore esiste per coloro che prima di aver compiuto 19 anni ha lavorato per almeno 12 mesi e oggi rientra nella categoria dei disoccupati, dei caregiver, degli invalidi al 74%, oppure tra chi ha svolto attività particolarmente gravose. In questo caso sarà infatti sufficiente aver lavorato per 41 anni e, nel 2024, sarà possibile andare in pensione anche all’età di 59 anni. Una soluzione efficace è anche Quota 103, che permette anch’essa di andare in pensione in maniera anticipata. Introdotta dalla legge di Bilancio 2023, Quota 103 prevede come requisiti per andare in pensione i 62 anni di età e 41 di contributi. Potranno quindi accedere a Quota 103 nel 2024 coloro che sono nati nel 1962 e che hanno maturato una carriera costante.
È possibile puntare ad una pensione anticipata anche grazie ad Ape Sociale. Grazie alle novità introdotte dalla legge di Bilancio, è possibile accedere ad Ape Sociale se si è nati dopo il 1961, raggiungendo quindi l’età di 63 anni e 5 mesi e aver raccolto 30 anni di contributi. Tuttavia, possono accedere a questa misura pensionistica i disoccupati, i caregiver e gli invalidi al 74%. Infine esiste Opzione Donna, la quale permette alle donne nate nel 1962 e chi ha raggiunto i 61 anni di età entro il 31 dicembre del 2023 – con 35 anni di contributi – di andare in pensione. Tuttavia, sarà necessario appartenere alla categoria dei caregiver, delle lavoratrici dipendenti o licenziate, oppure degli invalidi al 74%.