Pensioni, stangata a gennaio ma arrivano gli arretrati: controlla quanto guadagni e quanto perdi

Pensioni, stangata con arretrati, cosa sta succedendo? Chiarezza sulla questione più accesa degli ultimi tempi: come farvi fronte.

Quest’anno non si dirà con speranza “anno nuovo vita nuova” se si è pensionati, ma non bisogna demordere. Dietro qualche difficoltà, c’è uno spiraglio di ripresa. Infatti, nonostante le pensioni subiranno una stangata di un certo peso, di contro verranno percepiti gli arretrati che sono destinati alla categoria. Bisogna fare un punto della situazione, capire la propria condizione, e poi porre in essere le giuste mosse per non perdere i benefici in arrivo. Ecco di cosa si tratta, soprattutto come agire per ottimizzare al massimo i vantaggi che sono destinati a giungere con il 2025.

Pensioni stangata e arretrati in arrivo cosa cambia
Soldi in arrivo, come ottenerli: guida ai cambiamenti pensionistici (@Canva)- Consumatore.com

Quindi, se c’è qualcosa su cui si può aver certezza, è che le pensioni subiranno una stangata, ma l’arrivo degli arretrati è garantito. Questo è il minimo davanti alla situazione alla quale i contribuenti devono far fronte. Non si tratta soltanto di “arrivare a fine mese”, ma di farlo in maniera serena. Tutto è aumentato, il costo della vita non si contiene più, complici inflazione, crisi economica internazionale, e conseguenze post Covid-19.

Un “long Covid-19” i cui effetti non si sentono solo dal punto di vista fisico, ma anche monetario. Attorno alla questione però vertono delle pronunce non si poco conto, perché entra in gioco la Corte di Cassazione con denunce di incostituzionalità. Di cosa si tratta? Ecco qual è il motivo di tanto trambusto, e quali sono gli effetti sui pensionati.

Pensioni, stangata e arretrati: il modo migliore per reagire

Si giunge al punto della situazione, perché va bene ottenere gli arretrati, ma per quale motivo c’è una stangata senza precedenti che comunque non giova alle tasche dei cittadini? A parlare è la già citata Corte di Cassazione che avanza un discorso che sta a cuore di chi deve percepire le pensioni. Quadro deludente a partire da gennaio, ma ricco in certi casi. Cosa significa? Che le pensioni sono differenziate e ci sarà chi nonostante gli arretrati, subirà il peggio, ma altri possono arricchirsi con cifre a tre zeri!

Pensioni stangata e arretrati in arrivo quali sono gli effetti delle novità
Soldi in arrivo, come ottenerli: guida ai cambiamenti pensionistici (@Canva)- Consumatore.com

La situazione sopra esplicata non è colpa del Governo, ma delle dinamiche economiche che stanno danneggiando in ogni modo la vita del Bel Paese. Dal 2023 al 2024 la situazione è stata stravolta, perché si è passati da una rivalutazione delle pensioni dell’8,1%, ad una riduzione del 5,4%. Il crollo definitivo avviene nel 2025, appunto la stangata sopracitata, si arriva ad un tasso dell’1,5%. Quindi, sì l’aumento ci sarà, ma sarà molto basso in certi casi proprio a causa della “stangata” economica e fiscale.

Ed è qui che entra in gioco il giudizio di incostituzionalità del sistema che indicizza la pensioni secondo la Corte di Cassazione. Perché non ne risentono le pensioni che sono fino a 4 volte il minimo, salgono proporzionalmente al tasso di inflazione, mentre le più basse e quelle che superano il parametro di 4 volte il minimo, sì. Significa anche far peggiorare la condizione di chi già parte svantaggiato. Il principio costituzionale di valorizzare quantità e qualità del lavoro in pensione, appare tradito.

Anche con il vecchio sistema retributivo era così, cioè che più alta era la retribuzione, maggiore è la somma della pensione. Ma la perequazione ha complicato le cose, perché date le contingenze economiche chi era destinato a prendere di più, viene invece penalizzato. In conclusione, il taglio alla perequazione è un problema esistente da anni, in passato già si andò contro la Legge Fornero che aveva creato una situazione simile.

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