Riduzione sociale degli affitti, cosa significa? Che si pagherà di meno! Guida all’ottenimento del beneficio, cosa fare, passo passo.
È possibile avere un vantaggio del genere? Secondo la legge sì, ma con delle sorprese inaspettate! La riduzione sociale degli affitti sembra essere un sogno, ma ad oggi grazie ai nuovi interventi normativi è una realtà concreta. La cosa giusta da fare, significa attuare la mossa adatta nel momento favorevole, e questo è senza ombra di dubbio quello perfetto. Con l’aumento del costo della vita, la crisi economica, e l’inarrestabile inflazione, ecco come far fronte anche alle spese di locazione. Non solo sono di meno, ma tutto va a vantaggio dell’inquilino. Guida completa per conseguire il beneficio, bastano poche mosse.
Non si tratta di una fake news, ma a parlare è proprio l’Agenzia delle Entrate. E’ l’agenzia fiscale che entra in gioco per migliorare la gestione della fiscalità e dei tributi, agisce in virtù della pubblica amministrazione che dipende dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Infatti, è proprio quest’ultima che si fa portavoce della riduzione sociale degli affitti, e lo fa con delle precise indicazioni che possono essere consultate direttamente sul portale online di riferimento.
L’aspetto più interessante è che la novità in questione proviene dal web, e si esaurisce del tutto sulla piattaforma digitale dell’ADE. Basta conoscere il modulo giusto, digitare in maniera cronologicamente perfetta le opzioni, e di conseguenza si ottiene la possibilità di veder ridotti i canoni d’affitto. Come fare?
Come si ottiene la riduzione sociale degli affitti? Ebbene, è un’occasione da non perdere che si attua interamente online, ma che proviene da una modalità inaspettata. Si tratta della “Rinegoziazione” ed è frutto di una gestione del tutto pratica e a portata di clic. Conoscere questa possibilità significa anche imparare a effettuare anche altre azioni, come soddisfare gli adempimenti successivi e registrare i contratti d’affitto. Qual è la ratio del sistema? Eccolo svelato in poche parole e gesti.
La novità subentra in seguito alle conseguenze negative della pandemia di Covid-19. La situazione si presta come la meno favorevole degli ultimi tempi, perché a causa delle perdite i canoni d’affitto sono considerevolmente aumentati. Problema grosso, perché se questi crescono, e lo fanno anche i prezzi per l’inflazione, ma i salari rimangono gli stessi, come si può far fronte a queste esigenze in apparenza banali, e che però nel concreto creano problemi ad arrivare a fine mese?
Così, si può attuare la rinegoziazione del canone mediante il modello RLI, il quale indica il documento di Registrazione Locazioni Immobili. Serve anche per le altre attività sopramenzionate. Appunto, registrazioni di contratti d’affitto, ma anche per cessioni, proroghe, subentri, risoluzioni, e in questo caso “rinegoziazioni”. Significa poter rinegoziare come un “contrattare” il prezzo dell’affitto, senza subire condanne.
Come compilare il modulo? Lo si scarica direttamente dal sito dell’ADE, e si sottoscrive la Sezione I e la Sezione II. Rispettivamente concernono tutte le informazioni che riguardano la “data stipula” e anche il “regime di locazione” per il contratto stipulato. Infine, va anche compilata la Sezione III riguardante il richiedente, il quadro E, e nello specifico i “casi particolari”. Per la riduzione la registrazione non prevede il pagamento del bollo.