Se avete accumulato buoni fruttiferi dovete anche sapere che avrete diritto a risarcimento da Poste Italiane, ecco quando approfittarne
In Italia tante famiglie scelgono di investire il proprio denaro nei buoni fruttiferi postali. Questo perché si tratta di un metodo per risparmiare soldi senza correre i grandi rischi relativi agli investimenti di un certo spessore. I tassi d’interesse sono comunque bassi, non si può sperare di ottenere chissà quale cifra considerando che si tratta di forme di investimento completamente sicure, ma vengono comunque scelti dalla maggior parte della popolazione. Perché?
Innanzitutto c’è da dire che gli italiani non brillano per gestione finanziaria. Gran parte delle famiglie non riesce a gestire il denaro e di riflesso neanche a conservarlo o investirlo per farlo crescere. I buoni fruttiferi permettono di mettere soldi da parte, nel tempo, facendo sì che ci si dimentichi di averli. Questo funziona per evitare di spenderli e una volta che dopo anni vengono sbloccati, ci si accorgerà che non solo sono stati messi da parte, ma le somme sono anche cresciute.
In questo modo non c’è bisogno di chissà quali calcoli per il risparmio, si deve solo decidere quale somma mettere da parte ogni mese (somma che può essere modificata nel tempo in base alle esigenze). Non tutti sono a conoscenza del fatto che i buoni fruttiferi però hanno una scadenza, da una nuova sentenza della Corte di Cassazione, adesso si potrà essere rimborsati in questo modo.
Rimborso sui buoni fruttiferi grazie alla sentenza della Corte di Cassazione
Con la sentenza del 09.04.2024, il Giudice di Pace Oristano ha sanzionato Poste Italiane per violazione degli obblighi di informazione e trasparenza in merito alla consegna di buoni fruttiferi senza tutta la documentazione, condannandola al risarcimento dei danni per il mancato rimborso di un Buono Fruttifero prescritto.
In sostanza, alla consegna del materiale allo sportello, non è stato consegnato il foglio illustrativo dove venivano riportate le date di scadenza. Il cliente si è accorto di averle superate solo nel momento in cui si è recato dopo tempo per ritirare il suo denaro, scoprendo il misfatto: non era stato informato a riguardo.
In questo caso la perdita del denaro è stata rimborsata anche con una maggiorazione grazie alla sentenza di aprile della Corte di Cassazione. Nel caso in cui non vi venisse consigliato il foglietto illustrativo delle date di scadenza, potrete far denuncia anche voi e ottenere il rimborso per danni.