La batosta che preoccupa molti cittadini: ticket sanitario, ecco cosa cambia e perché, la data è ufficiale.
Conosciamo tutti l’importanza e la valenza del ticket sanitario nel nostro paese, che riguardano esami e visite erogati dal Servizio Sanitario Nazionale. Da sempre questi sono stati materia di discussione e dibattito, ma, a preoccupare molti cittadini, è la novità con la quale presto tutti dovremo fare i conti. Arriva la batosta: la data è ufficiale, ecco cosa cambierà per i ticket sanitari e per quale motivo.
Se n’era parlato a lungo e il Ministero della Salute aveva anche posticipato l’entrata in vigore di tale novità, ma, allo stato attuale, la conferma c’è così come anche la data: cosa prevede il nuovo accordo tra Stato e Regioni e per quale motivo desta tanta preoccupazione tra i cittadini? Ecco, nel dettaglio, cosa cambierà e a partire da quando.
Ticket sanitario, cosa cambia e da quando: i dettagli da conoscere
Come sapranno i bene informati, fino a questo momento i ticket sanitari erano differenti da regione a regione. A partire da Gennaio 2025, tuttavia, entreranno in vigore i nuovi Livelli essenziali di assistenza e le relative tariffe per gli esami e le visite mediche offerte dal Servizio Sanitario. Questi avranno valore nazionale, il che significa che saranno uguali ovunque, senza distinzioni tra regioni. Cosa comporta?
In un discorso generale, potremmo semplicemente dire che laddove, ad esempio, un esame costava meno in una determinata regione, ora i cittadini della stessa potrebbero trovarsi a pagare di più, poiché i costi si sono omologati. A fornire un chiaro più preciso ci ha pensato Altroconsumo, tenendo conto di quelle che sono le prestazioni più comuni e richieste sul territorio italiano.
Prendiamo ad esempio una prima visita specialistica, il cui costo medio si aggirava intorno ai 21,59 euro euro. Con il nuovo tariffario arriverà a 22, con un incremento dell’1.9 %. Una visita di controllo, invece, che in media costava 14,05 euro, giungerà a 16,20, con un incremento del 15.3%.
Attenzione, però: sempre tenendo conto della media nazionale, come ben evidenziato dall’analisi di Altroconsumo, non sempre ci sarà un “peggioramento”. Basti prendere il caso dell’elettrocardiogramma che, da 12,08 euro scenderà a 11,6 euro, con una riduzione del 3,9%. Ci saranno, dunque, per alcuni, dei rialzi, ma, al contempo, anche dei ribassi. Non resta che attendere Gennaio e la relativa novità.