La misura potrà essere applicata a moltissimi ex lavoratori. Ecco le date e i tempi per l’arrivo delle pensioni minime a 1.000 euro
Era una delle battaglie di Forza Italia e ora potrebbe concretizzarsi per molti cittadini italiani. Tuttavia le cose non sono così semplici e potrebbe servire più tempo del previsto.
Ma intanto si continua a parlare con insistenza della possibilità di attuare l’incremento tanto atteso e portare finalmente le pensioni minime a 1.000 euro. Ecco se e come sarà possibile e quali sono le date e i tempi per l’aumento che molti cittadini aspettano da tempo.
L’aumento delle pensioni minime a 1.000 euro è un argomento dibattuto da molto tempo in Italia ed è stato uno dei maggiori slogan durante la campagna elettorale del 2022. Tuttavia, da allora è rimasto tale e non si è mai concretizzato in una misura vera e propria. Ad oggi, infatti, la pensione minima può raggiungere un importo massimo di 614,77 euro. Si tratta di una cifra ben al di sotto della soglia che era stata promessa in campagna elettorale e, nonostante sia proprio il Centrodestra al Governo, i mancati cambiamenti a proposito dimostrano quanto quella delle pensioni minime a 1.000 euro sia una proposta piuttosto irrealizzabile.
Aumentare l’importo dell’assegno pensionistico, infatti, produrrebbe una spesa folle per le casse dello Stato che, ovviamente, non può permettersi. Nonostante questo, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha affermato che farà di tutto per portare a termine il progetto delle pensioni minime a 1.000 euro entro la fine della legislatura, dunque entro il 2027. In realtà, in questi anni sono stati fatti dei piccoli passi in avanti. Fino al 2022, infatti, l’importo per la pensione minima ammontava a 524, 34 euro al mese, mentre oggi – come abbiamo visto – tale cifra è di 614,77 euro al mese. Tuttavia, si tratta principalmente di una conseguenza dell’aumento dell’inflazione e della correlata rivalutazione dell’importo.
Le difficoltà nel portare la pensione minima a 1.000 euro si intravede nella spesa che lo Stato ha dovuto affrontare per portare l’assegno ad un importo maggiore di soli 16 euro al mese. In quel caso è stato necessario spendere circa 380 milioni di euro. Questo vuol dire che per portare le pensioni minime a 1.000 euro servirebbero circa 9 miliardi di euro. Una cifra che attualmente lo Stato italiano non può permettersi di spendere. Ad oggi, infatti, il governo dovrà fare in modo di trovare le risorse necessarie per poter confermare la rivalutazione straordinaria del 2,7%.