Una sentenza storica dà ragione al consumatore, il fornitore di energia è stato costretto a pagare la riparazione degli elettrodomestici.
“Il gestore del servizio di fornitura di energia elettrica deve essere condannato a risarcire gli elettrodomestici”, così si legge nella sentenza n. 1089 del 5 aprile 2016 del Giudice di Pace di Palermo, una decisione che ha fornito i principi guida per tutti i casi successivi. Il fornitore di energia alla fine ha dovuto risarcire il consumatore per il danno subìto, dopo che era stato richiesto l’addebito per le riparazioni degli elettrodomestici guasti. Da qualche tempo ci si può tutelare dai malfunzionamenti ma non tutti lo sanno.
Il gestore ha dovuto rispondere dell’inadempimento ex articolo 1218 del Codice civile, ovvero quello che regola il contratto di somministrazione. In questo senso, la legge parla chiaramente: se il debitore non dovesse eseguire in modo corretto la prestazione pattuita allora sarà tenuto a risarcire il danno. A meno che non riesca a provare che l’inadempimento sia stato dettato da cause esterne o comunque non imputabili alla sua responsabilità.
Dopo il temporale o in seguito a un blackout uno (o più) dei tuoi elettrodomestici ha smesso di funzionare? Ebbene, potresti chiedere il risarcimento per il danno subìto direttamente al fornitore di energia elettrica. La sentenza n. 1089 del 5 aprile 2016 emanata dal Giudice di Pace di Palermo è diventata il punto di riferimento giuridico per casi di questo tipo. In quel frangente la società provò a difendersi sottolineando come il danno fosse derivato da un evento eccezionale come il maltempo.
Tuttavia, per mezzo di una consulenza tecnica d’ufficio, il giudice è riuscito a dimostrare come l’interruzione di corrente fosse stata causata da un malfunzionamento di un giunto tra cavi. Perciò le condizioni atmosferiche non c’entravano proprio nulla con il blackout improvviso, anche perché non venne ritrovato nessun albero abbattuto sulle linee. Inoltre, il giudizio del perito non lasciava spazio a ulteriori interpretazioni: tutti i dispositivi erano funzionanti e in perfetto stato.
Alla fine, la società di fornitura di energia elettrica è stata costretta a sborsare ben cinquemila euro per risarcire il consumatore dei danni al patrimonio – ovvero gli elettrodomestici. Insomma, tentare questa strada per rientrare delle spese è un’idea da prendere seriamente in considerazione.