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Tasse e Fisco

Cartelle esattoriali addio ma arriva l’accertamento esecutivo: chi guadagna, chi perde e il problema dei tempi

Arrivano le nuove modifiche che fanno dire addio alle cartelle esattoriali, ma che introducono l’accertamento esecutivo

Cambiano ancora una volta le procedure di riscossione dei debiti nel nostro Paese. Il Fisco italiano avrà infatti nuove risorse e strumenti per effettuare le operazioni di controllo sui contribuenti ed individuare con maggiore facilità eventuali evasori fiscali.

Addio alle cartelle esattoriali: ecco cosa farà il Fisco – Consumatore.com

È sempre più vicino, infatti, l’addio alle cartelle esattoriali, che però introdurrà una nuova “arma” nelle mani dell’Agenzia delle Entrate. Le nuove procedure di riscossione dei debiti contempleranno infatti l’utilizzo del nuovo accertamento esecutivo in tempi molto più rapidi. Ma vediamo come funziona e quali sono le principali novità.

Come funziona il nuovo accertamento esecutivo

Coloro che non pagano le tasse nel nostro Paese potrebbero presto avere a che fare con il nuovo accertamento esecutivo. Si tratta di uno strumento che salta il passaggio – tanto temuto – dell’invio delle cartelle esattoriali per quanto riguarda la riscossione dei debiti, oltre ai successivi provvedimenti, come ad esempio le ipoteche e i pignoramenti. Questo procedimento non è totalmente nuovo nell’ordinamento italiano, ma prima poteva essere fatto sollo per il controllo di alcune specifiche tasse, come ad esempio l’Irap, l’Iva, le entrate dei Comuni e i debiti con l’Inps. Tuttavia, questo strumento di controllo verrà esteso ad un numero maggiore di tasse.

Il Fisco opta per il nuovo accertamento esecutivo – Consumatore.com

Con il decreto legislativo 110 del 29 luglio, infatti, è stata ampliata la lista delle tasse non pagate che potrebbero essere interessate da questo tipo di accertamento esecutivo in un ottico di riscossione forzata. Grazie a questa misura, infatti, per il Fisco sarà molto più semplice e veloce procedere al recupero dei debiti. Questo è possibile in quanto si evita il processo di riscossione lungo, il quale prevede l’iscrizione a ruolo, l’invio della cartella e poi l’ingiunzione di pagamento.

Grazie a questa nuova disposizione, sarà possibile ridurre di molto le tempistiche relative alla riscossione dei debiti che, fino a qualche tempo fa, potevano durare anche alcuni anni. Adesso sarà sufficiente anche solo alcuni mesi, o addirittura meno, per compiere una procedura prima lunga e complessa. Come abbiamo detto in precedenza, il nuovo procedimento di accertamento esecutivo verrà ampliato ad una categoria maggiore di tasse. Tra quelle già previste rientrano le tasse automobilistiche, l’imposta di registro e sulle successioni, le agevolazioni fiscali non spettanti ai crediti di imposta, la liquidazione dell’imposta e le sanzioni per i casi di omesso, tardivo o insufficiente versamento e le addizionali erariali.