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Economia

7 pagamenti da non fare mai in contanti: attenzione a non sbagliare neppure su uno

Pagare in contanti, attenzione: in questi 7 casi sarebbe meglio evitare, ecco perché e cosa sapere a riguardo.

I pagamenti elettronici sono ormai entrati di diritto nella sfera quotidiana di ognuno di noi. Oltre ad essere semplici, veloci ed evitarci problemi in merito a taglio delle banconote, resto e simili, ci consentono di monitorare i nostri conti e avere un quadro chiaro di quanto speso. Al di là della “comodità”, ovviamente, ci sono anche altri fattori che portano a prediligere questo metodo rispetto al “classico”, anzi, ci sono 7 pagamenti che sarebbe meglio evitare di fare in contanti: quali sono e per quale motivo?

Quali pagamenti sarebbe meglio non fare in contanti (consumatore.com)

Senza addentrarci nel complesso quadro della normativa e dei suoi limiti e paletti per quanto riguarda il denaro contante, andiamo a vedere per quale ragione, per alcuni tipi di pagamento, sarebbe meglio servirsi del metodo “elettronico” e in che modo, tale scelta, andrebbe a tutelarci laddove necessario.

Pagamenti, eccone 7 che sarebbe meglio non fare in contanti e perché

Alla base di tale scelta vi è un concetto semplice: il pagamento elettronico lascia traccia. Come ben sappiamo, abbiamo la possibilità di vedere e verificare tutti i movimenti avvenuti sulle nostre carte, anche tornando indietro nel tempo. Ecco, dunque, che diventa chiaro perché tale soluzione può essere vantaggiosa rispetto al contante, soprattutto laddove ci preme dimostrare che un pagamento si avvenuto. Quali sono i casi da tenere a mente?

In primo luogo, teniamo presente quei pagamenti che avremo modo di detrarre dalle tasse, come visite mediche e simili. Ci occorreranno, ovviamente, i relativi scontrini, una documentazione che attesti il pagamento stesso. Ecco perché, il pagamento con carta, ci assicura di averli sempre a disposizione. Lo stesso concetto si applica agli acquisti di elettrodomestici e dispositivi simili, protetti da garanzia: laddove avessimo perso lo scontrino, avremmo modo di dimostrare la transazione presso l’esercente e, dunque, far valere i nostri diritti.

Perché non fare questi 7 pagamenti in contanti (consumatore.com)

Sempre tenendo conto di detrazioni e simili, anche i versamenti in favore di nidi, scuole e simili sono importanti e, per tale ragione, l’ideale sarebbe ottemperarvi per via elettronica. In tale modo avremo contezza dei versamenti stessi ed eviteremo di non poterli sfruttare a nostro favore perché non ne abbiamo documentazione. Tale concetto si applica, poi, a tutte quelle spese che la legge ci permette di portare in detrazione.

Anche nel caso del canone di locazione, da corrispondere al proprietario, sarebbe consigliabile sfruttare il pagamento elettronico. Questo, infatti, lascia traccia per anni e avremmo modo di dimostrare che è avvenuto laddove sorgano problemi. Di conseguenza, è chiaro che lo stesso vale per i versamenti fatti in favore del condominio in cui siamo residenti, così da avere certificazione, anche a distanza di tempo, di quanto da noi corrisposto.

Lo stesso si può dire per quanto dovuto a badanti, assistenti domestici e simili: il pagamento contante, se non supportato da una quietanza, non è sempre dimostrabile. Quello elettronico, invece, come già specificato, lascia una traccia ben evidente. Ancora, non sottovalutiamo il caso dei prestiti, anche se si tratta di famigliari. Un versamento con relativa causale ci permetterà di dimostrare, in caso di problemi, la cifra che abbiamo elargito.