Novità sull’assegno di inclusione, ecco cosa cambia rispetto all’ex Reddito di cittadinanza e in che modo può diventare più vantaggioso
Come sappiamo il Governo Meloni ha definitivamente cancellato il reddito di cittadinanza, e ormai da mesi è presente l’assegno di inclusione, un’agevolazione che si rivolge a coloro che sono in difficoltà nel cercare lavoro e che hanno bisogno di un sostegno da parte dello Stato, non solo economico ma anche per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Per ottenere l’assegno di inclusione, infatti, non basta inoltrare la documentazione che attesti l’effettivo bisogno dell’assistenza, ma bisogna anche iscriversi ai progetti di reinserimento nel mondo del lavoro, con corsi e colloqui. In un certo senso bisogna mostrare di essere cittadini attivi, altrimenti si verrà cancellati dal contributo.
Ma cosa cambia rispetto al reddito di cittadinanza? Oltre alle dinamiche relative all’ottenimento del contributo, ci sono cambiamenti anche per quanto riguarda il compenso, e in alcuni casi l’assegno di inclusione fa ottenere più benefici rispetto all’RdC. Vediamo come.
Assegno di inclusione, fino a 1000 euro: in alcuni casi salva la vita
Una famiglia composta da un genitore di oltre 60 anni di età e due figli maggiorenni ma senza lavoro e senza redditi percepivano 900 euro di Reddito di Cittadinanza, molto più vantaggioso rispetto ai 500 euro di sussidio di adesso. Ma attenzione, perché questa semplificazione non è del tutto veritiera. Come spiegavamo nel paragrafo precedente, oltre all’Assegno di Inclusione, viene anche concesso un supporto, chiamato Supporto Formazione e Lavoro, che cerca di far rientrare nel mondo del lavoro coloro che sono stati messi in disparte.
Sfruttando le due agevolazioni, una famiglia che ne ha realmente bisogno può arrivare a prendere anche di più di quanto veniva concesso con il reddito di cittadinanza. La somma massima raggiungibile per una famiglia sono 1200 euro, ben 300 euro in più rispetto ai 900 euro di Reddito di Cittadinanza. Ciò significa che è vero che per alcune famiglie perdere l’RdC è stato un vero dramma, ma è anche vero che qualcuno prenderà di più di quanto disposto dal Governo precedente.
Partecipando infatti al Supporto Formazione e Lavoro, riusciranno a ottenere 350 euro in più a testa di sussidio, con però l’impegno di presentarsi ai corsi dei centri di formazione e centri per l’impiego. Non si può generalizzare, bisogna ovviamente valutare caso per caso, per far ciò ci si potrebbe anche rivolgere a un caf spiegando nel dettaglio i bisogni della famiglia, portando con sé documentazione che attesterebbe le effettive necessità.