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Banca propone un prodotto inadeguato: il consumatore ha diritto al risarcimento con la rivoluzionaria sentenza

La Banca fa un risarcimento che non ha precedenti: niente fregature, ad ognuno quel che gli spetti! Così cita la sentenza avanguardista.

Sembra assurdo, ma è successo davvero che una banca è stata posta nella condizione di effettuare un risarcimento di un certo peso ad un contribuente. Pesce grande viene mangiato da piccolo? A volte alcune notizie possono stupire in positivo, specialmente quando entrano in gioco le possibilità di far lievitare il proprio cassetto del risparmio. Per quanto concerne la notizia, è chiaro che si tratta di un prodotto fornito dallo stesso istituto, il quale però non si è rivelato essere adatto alle condizioni del cittadino. Per quale ragione? Analisi specifica di quanto accaduto, soprattutto facendo riferimento alle furbissime mosse poste in essere dal consumatore. Niente fregature, ma occhi svegli e orecchie puntate ai propri interessi!

Rivoluzione in atto, la sentenza che cambia tutto in… positivo! (@Canva)-Consumatore.com

E’ bene evidenziare con la giusta attenzione quanto accaduto, perché la domanda sorge spontanea: “E se fosse successo a me? Come potrei accorgermene?” Ecco perché bisogna capire cosa sia accaduto, perché in molti casi, anche i grandi sbagliano. Come per i genitori, gli insegnanti, e qualsiasi altra categoria lavorativa che agisce nella collettività, tutti possono sbagliare, con piena umiltà. In questo caso si parla della Banca, la quale più di qualsiasi altra cosa dovrebbe essere “garanzia di sicurezza”, ma dall’episodio attuale si direbbe di no.

Con questo non si vuole sminuire il suo lavoro, si è trattato di un errore che sarebbe potuto capitare a chiunque, ma che è bene divulgarlo perché permette di fare la giusta informazione. E’ stato il Centro tutela consumatori a dare manforte al cittadino e a guidarlo nella maniera più opportuna.

La Banca sbaglia? Risarcimento immediato! Come è successo

Controversia finanziaria senza precedenti, questo perché mai prima era accaduto un fatto del genere. Ma come dice il detto: “C’è sempre una prima volta!” Così, il disagio vissuto dal cittadino merita la giusta attenzione, perché non si sa mai potrebbe ripresentarsi nuovamente. La banca deve un risarcimento pieno di zeri… si parla di 10 mila euro! Com’è stato possibile che un cittadino comune potesse ottenere un somma del genere? Attenzione ai dettagli.

Rivoluzione in atto, la sentenza che cambia tutto in… positivo! (@Canva)-Consumatore.com

Tutto succede in pochissimo tempo. Ci si sposta nella parte più nordica del Bel Paese, cioè il Trentino. Il guaio è stato combinato ai danni di un 85enne, il quale però è riuscito ad ottenere quel che gli spettava. Quindi, no, non c’entra l’età come requisito per farsi fregare, se poi è stato capace di ottenere il rimborso più rivoluzionario della storia! Si conferma il risarcimento di 10 mila euro dovuto al fatto che gli è stato concesso e proposto un fondo senza la garanzia della restituzione del capitale versato. E’ un fatto gravissimo, una svista che merita la giusta ricompensa.

Un cittadino che decide di investire nei suoi risparmi fa affidamento all’Istituto più credibile che ci sia. Di chi si parla se non della Banca? Come già detto, non serve sminuire o denigrare, ma porre un chiaro avvertimento per avere la giusta attenzione su qualsiasi aspetto della vita. Anche quando ci si affida a soggetti inattaccabili. Ad emettere la rivoluzionaria sentenza è stato l’arbitro per le controversie finanziarie, organismo gratuito istituito dalla Banca d’Italia. Questi ha riconosciuto che l’informazione data all’anziano con sola licenza elementare, non sarebbe stata chiara. Così, l’85enne avrebbe posto in essere un investimento non adatto.

E’ stato il Crtcu, sigla per Centro ricerca e tutela di consumatori e utenti di Trento con il suo direttore a farsi carico della vicenda, con l’obiettivo di tutelare il singolo. Carlo Biasor è il direttore che sostiene la difesa, anche perché ritiene che la colpa sia del sistema troppo complesso per i cittadini, e che le informazioni dovrebbero essere più facili e poste in maniera maggiormente accessibile. La stessa questione per l’anziano sarebbe stata più semplice presentandogli l’immagine di un semaforo, indicando con il rosso l’investimento incongruo, cioè quello senza garanzia di restituzione, e con il verde quello che la permette.

Pubblicato da
Fabiana Donato