Bonus benzina non riconfermato ma si può chiedere il rimborso in base ai chilometri: guida pratica

Bonus benzina, manca la conferma, ma c’è un modo per ottenere una somma vantaggiosa. Scaldare l’asfalto… si contano i km!

Costo tanto odiato, quanto utile per i consumatori, non ci sono dubbi sul pensiero della benzina. Senza di essa… non si macinano chilometri, non si va lontano! Il suo prezzo sembra lievitare senza essere destinato a scendere, e questo turba non poco chi ogni giorno è costretto per forza “maggiore” a fare rifornimento. La possibilità di avere un aiuto economico con un bonus statale sarebbe fantastico, ma si conferma sin da subito che non viene confermato. Allora, come aggirare la situazione volgendola a proprio favore? C’è un metodo che quasi nessuno conosce.

Bonus benzina come ottenere tanti soldi
Guida al risparmio, basta qualche accortezza e ci sono in cambio tanti soldi! (@Canva)- Consumatore.com

Sembra una “spesina” da poco per chi non guida, ma in realtà coloro i quali si mettono ogni giorno al volante, sanno benissimo che il costo della benzina non è indifferente al cassetto del risparmio. Infatti, quello che è bene evidenziare che per quanto si possa scegliere un’auto economica, comunque poi sul fronte consumo e costi nel lungo periodo, necessita di manutenzione continua e soprattutto bisogna dargli da mangiare. Il bonus benzina sarebbe stato molto apprezzato dai contribuenti, ma tra le novità non è inclusa.

La maggior parte delle misure in aiuto sono quelle finalizzate a porre in essere risultati “green”. Infatti, tra gli strumenti messi in campo dallo Stato, si parla per lo più di opere di bonifica e di installazione di impianti, come quello fotovoltaico, i quali sono molto più vantaggiosi sia per i consumi che per l’ambiente. Nolente o dolente, però le macchine che vanno a benzina sono la maggior parte. Come comportarsi? Con questo trucco il rimborso economico è così elevato da non credere.

Altro che Bonus benzina, con questo trucco tanti soldi e subito!

Se ci fosse un mondo più giusto, tutte le macchine sarebbero green, ma soprattutto non costerebbero così tanto. Paradosso dei paradossi. Se le macchine green piacciono al pianeta Terra, perché non renderle più accessibili? In ogni caso, ad oggi riuscire ad essere autonomi con un’autovettura personale non è una scelta così scontata. Come già detto non ci sono soltanto i costi di acquisto, ma tutto quello che viene dopo. Così, se non c’è un bonus benzina, una categoria specifica di lavoratori decide di sfruttare un’arma molto potente. Con questo metodo si ottiene un panetto di risparmio non indifferente, ecco quali passaggi fare.

Bonus benzina chi può usufruirne
Guida al risparmio, basta qualche accortezza e ci sono in cambio tanti soldi! (@Canva)- Consumatore.com

Addio bonus benzina? Non si teme nulla, perché si dice sì al risparmio economico! Come ottenere comunque dei vantaggi se non è stata riconfermata la misura? Entra in gioco l’astuzia di alcuni lavoratori, i quali non sono soliti a sfruttare la propria auto nel lavoro. Si tratta di chi è impiegato in azienda, e come di consueto, utilizza la macchina che gli viene messa a disposizione. Peccato che ci sono dei casi nei quali, nonostante sia la vettura aziendale a dover compiere un viaggio, potrebbe capitare che per guasti o altre problematiche, il lavoratore debba mettere a disposizione la propria auto.

Così, si parla di costi di natura “supplementare”, perché si mette a disposizione la propria macchina con tanto di risorse per intraprendere un viaggio di lavoro. Nello specifico, l’ACI, sigla che indica Federazione sportiva automobilistica in Italia e nel mondo, mette a disposizione la tabella dell’Automobile Club d’Italia con tanto di km i quali corrispondono ad una certa somma da rimborsare. La ratio è quella per cui, più kilometri si macinano, maggiore è l’importo da dare in cambio.

Non ci sono solo i chilometri da considerare però, anche la tipologia di auto influisce su quanto percepire. Definita la distanza specifica con l’adeguata documentazione, e la tipologia di veicolo utilizzato, ecco che bisogna farne il calcolo definitivo. Si effettua una moltiplicazione tra chilometri percorsi e il costo chilometrico, sempre facendo riferimento alla tabella con parametri e anno in considerazione.

Infine, si evidenzia che non ci sono “furbetti” che si fanno pagare anche le distanze private. Il sistema è così preciso da riuscire a risalire direttamente al costo della benzina utilizzata per il viaggio di lavoro. Altro che bonus, è un trucco da veri esperti!

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