Attenzione al contratto d’affitto: occhio a queste trappole diffuse, prima di firmare occorre controllare bene.
Laddove si decide di affittare un immobile, occorre prestare grande attenzione. Come ben sappiamo, tale rapporto è regolato da un vero e proprio contratto che, di conseguenza, deve rispettare una serie di leggi e parametri che lo rendono tale e valido. Ciò non significa, però, che siamo del tutto esenti da rischi, soprattutto laddove agiamo da soli e senza la guida di un professionista. Attenzione, allora, prima di firmare: occhi aperti, queste trappole sono molto diffuse.
Molti pensano, erroneamente, che la semplice esistenza del contratto sia una sorta di garanzia. Occorre, però, tenere a mente che alcune clausole o specifiche potrebbero andare a nostro svantaggio e, di conseguenza, prima di impegnarci a riguardo, è sempre bene assicurarsi che sia tutto “in regola”. Ecco, allora, a cosa prestare la massima attenzione.
Contratto d’affitto, occhi bene aperti: ecco le trappole da cui guardarsi, cosa controllare
Partiamo dal presupposto che il contratto in questione deve corrispondere a quello previsto dalla legge 431/98. Al suo interno, debbono, dunque, esserci una serie di specifiche che sono quelle previste dal Codice Civile. Prima di apportare la nostra firma, dunque, assicuriamoci di analizzare con cura tutte le voci e, laddove qualcosa ci risultasse strano o incomprensibile, di parlarne con chi di dovere.
Prima di tutto, attenzione alla specifica della durata, importante ai fini, poi, dello scioglimento. Da non sottovalutare, inoltre, la presenza di “subentro e recesso”, soprattutto nei casi di contratto cointestato: un singolo conduttore, così, non potrà interrompere l’accordo di locazione senza aver trovato prima un sostituto.
Attenzione, poi, a quelle che sono le possibili clausole “vessatorie”. Vale a dire ipotetiche “sanzioni” che il proprietario può mettere in atto in caso di inadempienza del locatore. A tal proposito, è bene anche assicurarsi che vi sia sancita una specifica in merito alla restituzione del deposito. Teniamo, inoltre, a mente, che tale “cauzione” non può superare le tre mensilità e, dunque, accertiamoci che sia effettivamente così.
Sempre in relazione alla clausola del deposito, è fondamentale verificare lo stato in cui si trova l’immobile che si desidera affittare. Sia per eventuali danni e o regolarizzazioni da effettuare prima del nostro ingresso, sia per evitare il rischio che possano ricadere su di noi. Consigliabile, a riguardo, sarebbe una documentazione scritta o fotografica dello stato dell’immobile stesso al momento della firma del contratto.