In pensione senza contributi è possibile, esistono delle opzioni nel nostro sistema previdenziale che permettono l’anticipo del pensionamento.
Sono due le opzioni che permettono l’accesso alla pensione per chi non ha mai lavorato o non raggiunge il requisito contributivo necessario il pensionamento.
Si tratta della pensione per casalinghe o donne che non hanno mai lavorato o con pochi contributi versati, rientrano in questa categoria anche i caregivers.
Si tratta di una forma pensionistica chiamata “pensione casalinghe” per le iscritte al Fondo INPS dedicato (valida anche per gli uomini) e la pensione sociale. La pensione casalinghe si ottiene iscrivendo al Fondo INPS dedicato e riguarda le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti per i loro familiari.
Questa misura è utilizzabile anche dal caregiver familiare ed è accessibile sia uomini sia donne. L’iscrizione al fondo è facoltativa a differenza dell’assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici che non da diritto alla pensione, questa misura è obbligatoria dai 18 ai 65 anni.
Possono iscriversi al Fondo Casalinghe INPS le persone che non svolgono forme di lavoro retribuite, non sono titolari di pensione o che svolgono lavoro part-time senza la possibilità di maturare la pensione minima. Per aderire al Fondo, bisogna inviare richiesta online tramite il sito INPS ed è accolta in automatico dal sistema. L’INPS invia i bollettini di pagamento e il richiedente può versarli in base alla scadenza.
Si ha diritto alla pensione casalinghe, donne e uomini, quando si raggiunge almeno un’anzianità contributiva di cinque anni.
L’ammontare della pensione casalinghe dipende dai versamenti effettuati. Non esiste un importo prefissato per i versamenti, ma è richiesto almeno il pagamento di 26 euro al mese. Con questo limite di 26 euro al mese si ottiene un anno di contributi pari a 310 euro. Se i contributi versati non sono sufficienti a maturare il diritto alla pensione, questi contributi restano silenti, significa che l’INPS non li restituisce e si perdono. Questi contributi non possono essere utilizzati in altre gestioni, ad esempio ricongiunzione o totalizzazione gratuita.
L’importo, come sopra menzionato, è in base ai versamenti effettuati, con 35 anni di contributi minimi, si ottiene una pensione di circa mille euro. Il calcolo della pensione casalinghe è effettuato con il calcolo contributivo tenendo conto anche della rivalutazione ISTAT e del PIL.
Il calcolo è così effettuato: si moltiplica il montante contributivo per il coefficiente di rivalutazione, il risultato si divide per tredici mensilità.
È possibile accedere alla pensione sociale per chi non ha mai lavorato e non ha versato contributi o ha versato contributi non sufficienti per la pensione. In questo caso è possibile accedere alla pensione sociale con questi requisiti: 67 anni di eta; residenza stabile da almeno dieci anni in Italia; cittadinanza italiano o altro Paese europeo se iscritto all’anagrafe del Comune di residenza; si trovi in una situazione di bisogno in base alla soglia annuale stabilita dalla legge.
Nel 2024 l’assegno sociale è di circa 534 euro al mese ed è erogato per tredici mensilità. L’assegno sociale spetta in misura piena per chi non ha reddito se non coniugati. Spetta in misura ridotta se coniugati e i redditi del coniuge devono essere cumulati ai redditi personali, la soglia in questo caso è di 13.894 euro e il reddito personale del beneficiario può essere fino a 6.947 euro annuo.